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I SOLIDI, LE LORO CARATTERISTICHE - Coggle Diagram
I SOLIDI
Cristallinità dei solidi
I solidi possono essere distinti in cristallini e amorfi a seconda che sia individuabile o no una struttura regolare nella disposizione delle particelle che li compongono.
La struttura cristallina di un solido ne influenza profondamente le proprietà: per esempio, la grafite pura e il diamante sono entrambi costituiti da atomi di carbonio e differiscono tra loro solo per il reticolo cristallino, eppure tali materiali presentano valori di durezza e caratteristiche esteriori (colore e indice di rifrazione) assai differenti.
SOLIDI AMORFI
I solidi amorfi, come conseguenza della loro struttura casuale, sono caratterizzati da maggior contenuto entropico rispetto ai solidi ionici e non hanno punto di fusione ben definito[3] (i legami tra le particelle non hanno tutti la stessa forza) e costante nel tempo. Hanno la caratteristica di essere materiali isotropi[3] e non sono solubili nei comuni solventi.
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Spesso i materiali amorfi sono paragonati a liquidi sottoraffreddati, aventi valori estremamente elevati di viscosità.
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Solidi cristallini
I solidi cristallini hanno un valore del punto di fusione ben definito[3] e spesso presentano comportamenti differenti in differenti direzioni di misurazione, cioè sono generalmente anisotropi. In presenza di un solvente molto polare (come l'acqua) danno luogo a soluzioni in cui gli ioni esistono solvatati in fase liquida. Sia tali soluzioni sia i solidi ionici fusi sono in grado di condurre la corrente elettrica, mentre allo stato solido ciò non è possibile perché gli elettroni sono implicati rigidamente nel legame ionico così come lo sono gli ioni.
I solidi cristallini possono essere ulteriormente classificati in base alla disposizione spaziale assunta dalle particelle che li compongono, ossia al loro reticolo cristallino e all'essere formati da un singolo cristallo (monocristalli) o da più cristalli (policristalli) aggregati tra loro. I monocristalli sono sfruttati in laboratorio per la caratterizzazione dei solidi cristallini tramite metodiche quali la diffrazione dei raggi X, la spettroscopia di diffrazione elettronica e la spettroscopia fotoelettronica.
SOLIDI SEMICRISTALLINI
Un discorso a parte meritano i materiali polimerici, nei quali generalmente zone a struttura regolare (cristallina) coesistono frammiste con zone a struttura irregolare (amorfa), per cui tali materiali sono detti "semicristallini" e in essi il rapporto tra fase amorfa e fase cristallina è variabile a seconda del particolare campione preso in esame
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LE LORO CARATTERISTICHE
Alla scala microscopica, le particelle (atomi, molecole o ioni) che compongono un solido:
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reagiscono ai cambiamenti di forma e di volume con sforzi che sono funzione dell'entità della deformazione subita.