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LO SCONTRO SULLE INVESTITURE FRA PAPA E IMPERATORE - Coggle Diagram
LO SCONTRO SULLE INVESTITURE FRA PAPA E IMPERATORE
GREGORIO VII E IL DICTATUS PAPAE
NEL 1073, FU ELETTO PAPA. CON LUI LO SCONTRO CON L'IMPERATORE DIVENNE MOLTO DURO
DUE FURONO I GRANDI ALLEATI DI GREGORIO VII:
I NORMANNI DELL'ITALIA MERIDIONALE
E LA POTENTE MATILDE DI CANOSSA. UNICA EREDE DI VASTI POSSEDIMENTI FAMILIARI IN ITALIASETTENDRIONALE E CENTRALE. LEI, INOLTRE, ERA DEVOTISSIMA AL PONTEFICE, INFATTI MISE LE SUE RICCHEZZE A DISPOSIZIONE DI GREGORIO VII
LUI, INOLTRE VIETÒ IL MATRIMONIO AI SACERDOTI. QUESTO PROVOCÒ RIBELLIONI E PROTESTE VIOLENTE. CON L'ELIMINAZIONE DELLA DISCENDENZA LEGITTIMA DEI PRETI, LA CHIESA RISPRESE IL CONTROLLO SULLE PROPRIETÀ FONDIARIE. DISSE ANCHE CHE NESSUN RELIGIOSO AVREBBE POTUTO VIVERE CON UNA DONNA E RIBADÍ LA CONDANNA DELLA SIMONIA
LE SUE DECISIONI DI GREGORIO VII HANNO DELLE CONSEGUENZE, COME UN MINOR APPREZZAMENTO DELLA DONNA NEI CONFRONTI DELLA CHIESA. CON TUTTO CIÒ, PERÒ, AUMENTÒ LA CONSIDERAZIONE DELLA CHIESA NEI CONFRONTI DEL MATRIMONIO. ESSO, DAL XII DIVENNE UN SACRAMENTO
NEL 1075, GREGORIO VII PROCLAMÓ LA SUPERIORITÁ DELLA CHIESA SULL'IMPERO, TUTTO QUESTO ATTRAVERSO UN DOCUMENTO CHIAMATO "DICTATUS PAPAE". FECE QUESTO DOCUMENTO PER AVERE L'AUTORITÁ E LA FORZA A PORTARE AVANTI LA SUA RIFORMA
IN QUESTO DOCUMENTO GREGORIO VII DICHIARAVA CHE IL PAPA ERA SUPERIORE A OGNI AUTORITÁ TERRENA E CHE IL SUO POTERE ERA UNIVERSALE. INOLTRE, AFFERMA CHE NESSUNA AUTORITÁ CIVILE POTEVA NOMINARE I VESCOVI. SI TRATTAVA DI UNA GUERRA CONTRO L'IMPERATORE
DEFINIZIONE DI INVESTITURA
ASSEGNAZIONE DI UN FEUDO, DI UN TITOLO O DI UNA CARICA DA PARTE DI UN SIGNORE A UN VASSALLO
LO SCONTRO CON ENRICO IV
ENRICO IV CONTINUÓ A NOMINARE I VESCOVI. A QUEL PUNTO PAPA GREGORIO VII PRESE DEI PROVVEDIMENDI DI UNA GRAVITÁ INAUDITA. NEL 1076 LO SCOMUNICA. ENRICO IV, ESSENDO SCOMUNICATO, NON AVEVA PIÙ L'AUTORITÁ DEL SOVRANO COSÌ ALCUNI FEUDATARI TEDESCHI SE NE APPROFITTARONO PER SOSTITUIRLO
NEL 1077 L'IMPERATORE ARRIVÓ AL CASTELLO DI MATILDE A CANOSSA. ARRIVATO LI CAPÍ CHE L'UNICA COSA DA FARE ERA QUELLA DI OTTENERE PERDONO DAL PAPA
GREGORIO VII VOLLE ABOLIRE QUESTA PRASSI E SUSCITÓ COSÌ LA REAZIONE DI ENRICO IV DI SASSONIA, MA ANCHE DI MOLTI VESCOVI.
GRAZIE ALL'AIUTO DI MATILDE, IL PAPA PERDONÓ IL SOVRANO SCOMUNICATO. ENRICO IV DOPO AVER RIOTTENUTO LA SUA CARICA, TORNÓ IN GERMANIA E RIUSCÌ A SCONFIGGERE I FEUDATARI.SUL BROBLEMA DELLE NOMINE NON CAMBIÓ SISTEMA, COSÌ DOVETTRE FRONTEGGIARE DI NUOVO CON GREGORIO VII. LA SITUAZIONE PERÓ CAMBIÓ, POICHÈ ENRICO IV FECE ELEGGERE UN ANTIPAPA , CLEMENTE III
IL PAPA GREGORIO VII MORÌ NEL 1085 DICENDO:<< HO AMATO LA GIUSTIZIA, HO ODIATO L'INIQUITÁ. PERCIÓ MUOIO IN ESILIO>>
IL CONCORDATO DI WORMS
LA LOTTA PER LE INVESTITURE SI CONCLUSE NEL 1122 CON IL CONCORDATO DI WORMS. QUESTO FU STIPULATO TRE L'IMPERATORE ENRICO V E IL PAPA CALLISTO II. FU STABILITO CHE, NELLA NOMINA DEI VESCOVI, LA CONSACRAZIONE RELIGIOSA, CONFERITA DAL PAPA, AVREBBE PRECEDUTO L'INVESTITURA FEUDALE, IMPARTITA DALL'IMPERATORE
SI TRATTAVA DI UNA SOLUZIONE DI COMPROMESSO. LA CHIESA RISULTÓ VINCENTE, PERCHÈ RIUSCÌ A SOTTRARRE ALLE AUTORITÁ LAICHE LA NOMINA DEI VESCOVI. INFINE, L'ELEZIONE DEL PAPA NON DIPENDEVA PIÙ DALL'IMPERATORE, MA SOLO DAI CARDINALI
I SUCCESSORI DI GREGORIO VII, URBANO II E PASQUALE II, CERCARONO ANCHE LORO DI RISOLLEVARE IL PRESTIGIO DELLA CHIESA
OTTONE I E IL "PRIVILEGIUM OTHONIS
IL "PRIVILEGIUM OTHONIS", DICEVA CHE L'ELEZIONE DEL PAPA DOVEVA ESSERE APPROVATA DALL'IMPERATORE. NON SOLO, ASSEGNÓ AI VESCOVI I FEUDI. I VESCOVI NON AVENDO EREDI LEGITTIMI, ALLA LORO MORTE IL POTERE SAREBBE TORNATO NELLE MANI DEL SOVRANO
SCONFISSE GLI UNGARI A LECHFELD NEL 955
OTTONE I DI SASSONIA ,FIGLIO DI ENRICO L'UCCELLATORE, DIVENTA IL NUOVO SOVRANO NEL 936. NEL 962 OTTENNE LA CORONA IMPERIALE DALLE MANI DI PAPA GIOVANNI XII. NON SOLO, SEMPRE NELLO STESSO ANNO IL "PRIVILEGIUM OTHONIS"
OTTONE II
OTTONE II ERA FIGLIO DI OTTONE I. OTTONE II VOLEVA CONQUISTARE I BIZANTINI E I MUSULMANI. NON CI RIUSCÍ POICHÈ MORÍ NEL 983 DI MALARIA
OTTONE III
IL FIGLIO DI OTTONE II, OVVERO OTTONE III, VOLEVA REALIZZARE LA "RENOVATIO IMPERI", CIOÈ LA RINASCITA DELL'IMPERO DI ROMA. IL SOGNO DI OTTONE III VENNE DISTRUTTO A CAUSA DELLA RIBELLIONI DEI FEUDATARI TEDESCHI, MA ANCHE DALLE POTENTI FAMIGLIE ROMANI. INFINE, NEL 1002 MORÍ A VENTIDUE ANNI