OMERO
chi era Omero
Omero è il nome con cui è identificato storicamente il poeta greco autore dell'Iliade e dell'Odissea, i due massimi poemi epici della letteratura greca.
le opere più importanti
la questione omerica
ipotesi varie su iliade e odissea
la fama di omero
omero: lingua e stile
Per alcuni Omero è il discendente di Orfeo, per altri è stato generato da una ninfa, per altri ancora è un cantore non vedente che gira di città in città senza una meta precisa. Secondo alcuni commentatori di letteratura la biografia di Omero potrebbe essere ricostruita partendo dal significato del suo nome, che è "ostaggio".
Anche circa la collocazione della sua vita ci sono pareri discordanti: c'è infatti chi ritiene che questo poeta greco sia vissuto nell'VIII secolo a.C., chi fa risalire la sua esistenza al periodo della guerra di Troia, chi invece pensa che sia vissuto circa due decenni dopo tale evento.
Vi sono dubbi anche circa la produzione letteraria di questo autore. Le due opere epiche a lui attribuite, l'Iliade e L'odissea, appaiono in realtà così differenti per stile e contenuto, che non sembrano scritte dalla stessa persona.
Secondo la maggior parte dei critici letterari Omero sarebbe anche l'autore di altre opere: la Betracomiomachia, la Piccola Iliade e gli Inni agli Dei.
Omero è vissuto realmente oppure si tratta di un personaggio del tutto inventato e fantasioso? Le fonti antiche hanno provveduto a ricostruire una biografia del poeta greco, che in realtà è formata da sette biografie realizzate da autori diversi e intitolata "Vite di Omero". Le due biografie più note sono quelle attribuite ad Erodoto e Plutarco, cui se ne aggiunge un'altra molto probabilmente realizzata da Esiodo
Circa l'effettiva esistenza di Omero, la collocazione temporale della sua vita e le sue origini si è creata una vera e propria questione omerica tra gli esperti di letteratura (tuttora aperta). Altro punto di discussione è se i due poemi omerici tra i più famosi della letteratura greca siano effettivamente da attribuire a lui o ad altro autore
Tra chi sostiene che Omero abbia composto solo uno dei due poemi e chi invece gli attribuisce la paternità di entrambi, vi è anche chi, come l'autore Aristarco di Samotracia (l'isola da cui proviene la celebre Nike), ritiene che Omero abbia scritto l'Iliade quando era giovane e l'Odissea in età senile.
Esistono però anche ipotesi variegate: quella che Omero in realtà non è mai esistito e che sia stato semplicemente un simbolo della poesia greca dell'età antica. C'è anche chi ipotizza la realizzazione dei due poemi epici in più riprese o "strati", riconducibili ad epoche differenti.
Principalmente due sono le correnti che si affrontano nella questione omerica: da una parte quella unitaria (che sostiene appunto la tesi di Omero quale autore unico dei due poemi epici). E dall'altra quella pluriunitaria, che attribuisce le opere a due autori diversi.
Non si nega l'esistenza dei canti originari nella loro forma primitiva, ma si ipotizza l'intervento di un unico autore che ha provveduto a riunirli utilizzando lo stile e metrica che troviamo oggi nell'Iliade e Odissea
Potrebbe inoltre trattarsi di opere che contengono una collezione di antichi saperi che si sono tramandati oralmente, e che sono arrivate in età moderna "condite" di storie avvincenti e mitiche che hanno saputo ben catturare il lettore. La teoria dell'oralità dei due poemi omerici è stata sostenuta con vigore fin dal 1928, da un giovane scrittore statunitense, Milman Parry.
A partire dal XV secolo, Omero conobbe un periodo di successo grazie alla riscoperta dei classici greci e latini da parte degli Umanisti. Omero è uno degli autori antichi più letti e commentati ancora oggi nelle scuole, e questo la dice lunga su quanto le sue opere abbiano lasciato un segno indelebile nella letteratura di tutti i tempi.
Anche se la biografia di Omero resta nebulosa e confusa ancora oggi, una cosa è certa: la fama dei suoi due poemi resta una pietra miliare nella letteratura occidentale, e greca in particolare. A lui si ispirarono gli autori che vennero dopo, alcuni presero spunto dal suo stile, altri si limitarono a contestarlo.
In ambedue i poemi attribuibili ad Omero sono stati riscontrati uno stile ed un linguaggio comuni. La lingua utilizzata è il dialetto ionico, con qualche idioma appartenente al dialetto eolico. Il linguaggio utilizzato da Omero è frutto di una mescolanza tra dialetti che non trova riscontro nella lingua tipica di quel periodo storico: si ipotizza quindi che si tratta di una invenzione artistica. Anche lo stile presenta elementi tipici che si fondano su una tradizione letteraria colta e raffinata: ad esempio è molto frequente l'uso di ripetizioni o di similitudini.
differenza tra età ellenistica ed età classica
ellenistica
classica
l'età ellenistica è l'età della politica dei grandi spazi, cioè della nascita dei nuovi stati caratterizzati da vasti territori, queste nuove enità politiche si sostituiscono alle polis dando vita ad un processo di evoluzione politica che si concluderà agli inizi del III secolo a.c.
l'età classica è l'età dell'affermazione della città di Atene sotto il profilo politico ed economico. La polis si identifica con il suo rregime politico che è la democrazia il che significa che ogni abitante di Atene è tenuto a partecipare alla vita politica della città attraverso diversi lavori. Contemporaneamente in quel periodo un numero molto elevato di città greche è governato da regimi aristocratici, i cui esponenti sono sempre grandi proprietari terrieri. Atene ha una storia economica diversa rispetto a molte città grechee. la sua ricchezza deriva soprattuto dl commercio marittmo, per cui in città gli armatori, gli artigiani, i mercanti riescono ad acquisire attraverso la costituzione di clistene ( un legislatore ) nell società ateniese, hanno un peso politico analogo a quello dei proprietari terrieri. 791n
L'ANONIMO DEL SUBLIME
Il trattato del sublime è un trattato scritto da un autore rimasto anonimo del iii secolo d.c.
L'autore elenca le 5 " fonti " del sublime, delle quali è fondamento comune il talento oratorio. Le prime 2, la capacità di concepire pensieri elevati e la passione ( pàtos ) .vemente e entusiastica, sono per lo più facoltà innate. Posssono essere acquisite attraverso la pratica le altre tre fonti che sono: l'aspetto delle figure retoriche, ll'ingegno espressivo, ( elaborazione personale dei materiali tecnici ) e infine l'elevatezza dello stile.
cos'è la filologia
Dal gr. philología ; propr. “amore della parola” La disciplina relativa alla ricostruzione e alla corretta interpretazione dei documenti letterari di una determinata cultura.
COS'ERA L'ENCICLOPEDIA TRIBALE DI HAVELOCK, QUINDI COSA HA FATTO ?
la tecnica per ricordare i versi quali sono ????????
DA COSA DERIVA AEDO, DA COSA DERIVA RAPSODO COSA SIGNIFICANO ?
CHI SONO GIANBATTISTA VICO ??????
COSA SONO I KORIZONTES E DOVE OPERANO ?
IN CHE PERIODO OPERANO ?
CHI CAZZO SONO ?
ETà ALLESSANDDRINA/ ELLENISTICA, QUANDO INZIA QUANDO FINISCE
DOVE LAVORARONO I FIOLOGI ?
QUANDO è STATA SCRITTO L'ANONIMO DEL SUBLIME ?
RIVEDI GLI ANALITICI GLI UNITARI E I NOUNITARI
COSA DICEVA PARRY DI COSì IMPORTANTE ?
L'aedo, nell'antica Grecia, era il cantore professionista. L'etimologia della parola viene dal greco antico "ἀοιδός", aoidos, che deriva da "ᾄδω" cioè "cantare". RAPSODO:Nell'antica cultura greca, recitatore professionale di canti epici propri o altrui.
lavorano nelle biblioteche
gli epiteti
iv secolo
Xenone ed Ellanico, basandosi su discrepanze di contenuto fra Iliade e Odissea, giunsero a pensare che fossero stati scritti da due persone diverse, meritandosi così l'appellativo di χωρίζοντες (chorizontes), ovvero separatori.
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È nel racconto epico, o meglio attraverso il racconto epico, che vengono filtrate, elaborate e sanzionate le esperienze, le pratiche, i valori di una intera società. L’epos come “enciclopedia tribale”, secondo una efficace e felice definizione di E. A. Havelock, che per primo, conducendo un’analisi sistematica della narrazione del I libro dell’Iliade, ha messo in evidenza come si tratti di una vera e propria summa di fatti socialmente rilevanti: il testo veicola una pluralità di contenuti che riguardano consuetudini politiche, valori etici, norme procedurali, comportamenti della vita sociale, aspetti religiosi e rituali, saperi tecnici.
Nel 290 a.C. circa, Tolomeo avviò inoltre i lavori di costruzione della Biblioteca e del Museo cosicché Alessandria divenne il centro letterario, matematico e scientifico dell'antico mondo occidentale e mediorientale, arrogandosi il ruolo in precedenza goduto da Atene.