Nel medioevo al centro di ogni attività c'era Dio e il suo disegno provvidenziale. La gente in quel tempo infatti credeva che la vera vita dell'uomo iniziasse dopo la morte. L'agire umano era pensato come una continua tensione verso il divino e la fede religiosa. Sulla fine del Duecento iniziarono a manifestarsi segni che portarono nuove sensibilità come il Preumanesimo. In ambito letterario, mentre in Francia si sviluppa una produzione in volgare come le Chansons de geste e i romanzi cortesi, in Italia la letteratura in volgare era condizionata dalla frammentazione politica e culturale della penisola. Non esistevano movimenti o correnti predominanti a livello nazionale, ma solo regionale. Fin dai primi secoli del Medioevo la produzione letteraria a carattere religioso era stata ricchissima ma essendo scritta in latino, risultava incomprensibile alla maggior parte della popolazione. Il fiorire di queste produzioni fu favorito dalla nascita di movimenti religiosi popolari detti pauperistici che si opponevano al lusso e alla corruzione del clero. Fra le regioni italiane soprattutto in Umbria fu investita da un profondo fervore spirituale dove nacque uno dei più importanti movimenti religiosi come quello francescano fondato da Francesco d'Assisi che proponeva una visione nuova della religione in modo sereno e con l'amore verso tutto il creato. Francesco nacque ad Assisi intorno al 1182 da una famiglia benestante: il padre Pietro Bernardone infatti era un ricco mercante. Nel 1202 il giovane Francesco partecipò alla guerra tra Perugia e Assisi e venne fatto prigioniero. Dopo aver donato agli umili il denaro del padre, fu denunciato al governo cittadino. Nel gennaio 1206 ebbe luogo un processo pubblico dove Francesco abbandonò la famiglia e iniziò a dedicarsi completamente alla religione. Nel 1219 Francesco salpò Ancona con l’intento di convertire il sultano d’Egitto, purtroppo non avendo successo. Rientrato in Italia nel 1223 ottenne da Onorio III l’approvazione scritta della Regola dell’Ordine, fondato sull’amore e l’uguaglianza tra gli esseri viventi e l’assoluta povertà. Morì ad Assisi nel 1226. Francesco era considerato l’iniziatore della poesia religiosa italiana con il Cantico delle Creature. La poesia religiosa si sviluppò nel corso del XIII secolo e la sua origine viene indicata nel "Cantico delle creature" di san Francesco tra il 1224 e il 1226. Il Cantico delle creature non era scritto in veri e propri versi, ma in prosa ritmica. Il componimento riveste un’importanza fondamentale della storia della letteratura, il primo testo poetico in volgare italiano attribuito a un autore. Si tratta di una preghiera in forma lauda, scritta per i frati e per l’educazione dei fedeli, ricca di voci dialettali. Viene celebrata la grandezza di Dio, creatore dell’universo, attraverso la lode di tutti gli elementi naturali (acqua, terra, aria e fuoco). Si caratterizzavano per i movimenti religiosi pauperistici e per l'uso volgare per renderli comprensibili anche alle persone meno colte. In Italia il primo movimento letterario era caratterizzato da comunanza di principi poetici e di lingua fu la Scuola siciliana che nacque tra il 1230 e il 1250. Con questo nome si definisce un gruppo di poeti, non solo siciliani ma anche di altre regioni. Tra i suoi maggiori rappresentanti troviamo Federico II, suo figlio e alcuni funzionari di corte, come Pier delle Vigne e Jacopo da Lentini. Modello di riferimento fu la poesia provenzale da cui derivò il tema dell'amore come assoluta dedizione alla donna amata. L'attenzione si concentra sull'interiorità del poeta amante, cioè gli effetti dell'amore sul poeta.