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LA SECONDA META' DELL'OTTOCENTO, PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE,…
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- L'APOGEO DELLA BORGHESIA
Gli ultimi decenni dell'Ottocento furono quelli del trionfo della mentalità borghese. Alla ricerca dell'arricchimento, e del conseguente aumento della mobilità sociale, si affiancò il conformismo, nell'abbigliamento così come nelle attività del tempo libero. Anche le città si rinnovarono, diventando più accoglienti soprattutto per il ceto medio. Lo spirito borghese fu perfettamente incarnato dalle esposizioni universali che celebravano il progresso tecnologico. Sul piano culturale, la filosofia del positivismo era incentrata sull'esaltazione della scienza e della tecnica
- LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
L'applicazione delle scoperte scientifiche e tecnologiche in campo industriale, fu alla base della "Seconda rivoluzione industriale. Essa riguardò in particolare l'industria chimica, quella elettrica e quelle incentrate sull'acciaio. La graduale diffusione dell'automobile favorì la centralità del petrolio come fonte di energia, destinata a sopravanzare il carbone. Tali novità ebbero come effetto una profonda trasformazione del capitalismo: gli investimenti nell'innovazione infatti, resero necessario disporre di ingenti risorse; il sistema industriale finì dunque con l'essere dominato dalle grandi aziende, a loro volta sempre più strettamente connesse con le banche. Si andava così, verso un capitalismo finanziario. Questa nuova fase dello sviluppo economico non fu più caratterizzata dall'egemonia della Gran Bretagna: a essa si affiancarono infatti Germania e Stati Uniti. Favoriti dall'applicazione di misure protezionistiche, i grandi gruppi industriali posero fine al regime di libera concorrenza, realizzando invece monopoli, o quanto meno oligopoli, nei diversi settori produttivi e trovando nei propri Stati nazionali dei potenti alleati.
Tra il 1873 e il 1896 l'aumento della produzione e la diminuzione dei costi causarono un abbassamento dei prezzi e una fase di crisi economica, la cosiddetta GRANDE DEPRESSIONE. In realtà si trattò di un passaggio temporaneo, a cui seguì un'ulteriore ciclo di espansione produttiva. Esso ebbe però CONSEGUENZE NEGATIVE PER LE SOCIETA' RURALI PIU' ARRETRATE, come il Mezzogiorno d'Italia
- GLI SVILUPPI DEL SOCIALISMO
Nella seconda metà dell'Ottocento si allargò la frattura fra tra marxismo, incentrato sul moderno proletariato industriale quale soggetto rivoluzionario, e l'anarchismo, che invocava invece la ribellione di tutte le masse diseredate contro ogni forma di potere, giudicata invariabilmente oppressiva. Le idee anarchiche ebbero maggior presa in regioni europee economicamente arretrate, mentre, in quelle più avanzate si affermarono i partiti socialisti e operai di ispirazione marxista che si coordinarono attraverso la Seconda Internazionale, formata nel 1889. A partire dal partito socialdemocratico tedesco, emersero due correnti interne al marxismo: una maggioritaria, accettava il metodo parlamentare ma non abbandonava l'idea della rivoluzione finale, la corrente revisionista proponeva, invece, di realizzare il socialismo, gradualmente, attraverso riforme