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L'ITALIA NELL'ETA' GIOLITTIANA 1860-1914 - Coggle Diagram
L'ITALIA NELL'ETA' GIOLITTIANA
1860-1914
A partire dagli anni Sessanta dell'Ottocento, in Italia erano sorte:
Le prime
organizzazioni sindacali
.
Nel 1892 era stato fondato il
Partito socialista
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e la classe liberale, di fronte al successo delle organizzazioni dei lavoratori, si divise in due parti:
Conservatori
che ritenevano che il potere operario mirasse a sovvertire le istituzioni.
Progressisti
che pensavano si dovesse proseguire nella trasformazione della monarchia in senso democratico.
Nel febbraio del 1889, il presidente del Consiglio
Luigi Pelloux
era giunto a proporre severe norme che limitavano la libertà di stampa e di sciopero
I progressisti unirono le forze in un'opposizione parlamentare che spinse il presidente a indire
nuove elezioni
Solo un mese dopo le elezioni,
Umberto I
fu assassinato da:
Gaetano Bresci
Il nuovo sovrano
Vittorio Emanuele III
, nominò:
Giuseppe Zanardelli
presidente del Consiglio.
Giovanni Giolitti
fu ministro degli interni nel governo Zanardelli e mise subito in pratica la sua convinzione, che lo Stato liberale non dovesse temere i sindacati e i partiti operai.
Tra il 1900 e il 1902 le
Camere del lavoro
passarono dal 17 a 76 e nacque la
Federterra
Nei decenni successivi all'Unità d'Italia, i governi finanziarono la costruzione di:
Infrastrutture
Nacquero le prime
fabbriche chimiche
La
siderurgia
e il
settore cotoniero
furono aiutati a crescere dall'aumento delle
tariffe doganali
, in tal modo, i prodotti provenienti dall'estero finivano per costare di più di quelli italiani
Nacquero le prime fabbriche chimiche
Lo sviluppo dell'industria modificò:
L'
aspetto delle maggiori città italiane
rendendole più simili alle metropoli e, nonostante la quota di popolazione impiegata nell'agricoltura fosse più elevata, fra il 1900 e il 1911
gli operai raddoppiarono
.
In particolare al sud le attività industriali rimasero molto scarse ed erano elevati la
disoccupazione
e
l'analfabetismo
Nel 1903 il re incaricò Giolitti di formare il nuovo governo e cercò allora di realizzare il progetto fi coinvolgere nella vita politica anche i rappresentanti delle classi popolari, proponendo
Filippo Turati
.
Giolitti riuscì a realizzare una serie di importanti
riforme sociali
, tra cui gli
interventi pubblici straordinari a favore del Mezzogiorno
.
Nel 1911 Giolitti decise di dichiarare guerra alla
Turchia
e invadere la
Libia
e, nell'ottobre del 1911 l'Italia ottenne la sovranità sulla Libia.
Giolitti fu abile nel trovare in Parlamento il sostegno di maggioranze ampie. Molti denunciarono la sua predilezione per il trasformismo e, nonostante tutte le critiche va riconosciuto a Giolitti il merito di essere riuscito a
svolgere per più di un decennio un ruolo fondamentale
.
Un'altra importante novità fu l'introduzione del
suffragio universale maschile
e soprattutto il diritto al voto di
operai
e
contadini
.
Nel marzo 1914 Giolitti dovette dimettersi e cedere il passo a un
governo conservatore
guidato da
Antonio Salandra
.