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Crispi e Giolitti - Coggle Diagram
Crispi e Giolitti
Francesco Crispi
(è al governo nel periodo1887-1896). Proviene dalla sinistra storica ed è l'erede di Depretis, tuttavia è influenzato dalla figura di Bismarck.
Politica interna
Ha dato una svolta autoritaria al governo cercando di concentrare il potere nelle sue mani, ricoprendo molte cariche politiche importanti.
Ha adottato una politica di repressione anche militare nei confronti dei movimenti socialisti e anche contro le proteste popolari dovute al rincaro della vita. Crispi è giunto al limite di ordinare all'esercito di sparare sui manifestanti e di rendere fuorilegge le organizzazioni operaie.
Politica estera
Ripresa della politica coloniale italiana al fine di:
- distrarre la popolazione dai problemi di politica interna cercando di esaltare lo spirito nazionalista.
- accontentare gli industriali che nella guerra coloniale vedevano una grosse fonte di guadagno.
Trattato di Uccialli (riconoscimento della conquista dell'Eritrea).
Attacco contro l'Etiopia che termina con la grande sconfitta di Adua che costringe Crispi alle dimissioni. Tasse per pagar le spedizioni portano a proteste.
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Giovanni Giolitti
(rimane al potere dal 1901 al 1914)
Politica interna
Giolitti cercò di conciliare le esigenze degli industriali e dei grandi proprietari terrieri con quelle degli operai. A differenza di Crispi che per reprimere le manifestazioni utilizzava l'esercito, Giolitti ritiene che lo stato debba rimanere neutrale in caso di proteste.
Economia
Nord
C'è un forte sviluppo industriale soprattutto nei settori siderurgico, meccanico, automobilstico, tessile e idroelettrico. Molto importante è il triangolo industriale Milano, Torino e Genova.
Sud
Problema del latifondismo: le terre sono in mano a pochi grandi proprietari che sfruttano i braccianti. Per risolvere il probelma ci vorrebbe una riforma agraria, ma Giolitti non può farla perché si metterebbe contro quelli che lo hanno votato.
Riforme sociali
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Riposo settimanale per gli operai, assistenza in caso di infortunio, pensioni.
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In questi primi anni di governo, Giolitti si avvicina alle posizioni dei socialisti guidati da Filippo Turati che avevano posizioni riformiste.
Politica estera
Su influenza dei nazionalisti dell'"Associazione nazionalista italiana" Giolitti concede una spedizione militare in Libia. Questa decisione è dovuta anche all'azione dei grandi industriali
La conquista della Libia avviene ai danni dell'impero ottomano. La conquista non è completa, perché nelle zone più interne c'è una forte resistenza.
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