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Dal governo di Crispi alla crisi di fine secolo - Coggle Diagram
Dal governo di Crispi alla crisi di fine secolo
morte di Depretis nel 1887
Politica di depretis
suffragio allargato
triplice alleanza
protezionismo
il suo successore è Francesco Crispi
di sinistra
garibaldino
ammiratore di Otto von Bismarck (cancelliere tedesco)
la sua politica prevedeva
una politica interna autoritario con la concentrazione di più poteri nelle sue mani, presidente del consiglio e ministro di esteri e interni (Bismarck)
L'utilizzo dell'esercito per combattere chi si oppone (Bismarck)
la protesta socialista proveniva dai contadini siciliani, piemontesi e emiliani
nacquero i "fasci dei lavoratori", movimenti di protesta
1894 Crispi ripreme tutte le rivoluzioni dichiarando sotto assedio politico la Sicilia e promulgando leggi contro gli operai e i braccianti
Il nuovo colonialismo italiano in Africa
le motivazioni
orgoglio nazionale
pressione da parte delle industrie
con il trattato di Uccialli l'Etiopia riconosce il dominio italiano sull'eritrea
quando l'Italia si spinge più all'interno il negus Melenik II sconfigge diverse volte l'Italia
Amba Alagi
Macallè
Adua
La fine della carriera politica di crispi
1896: crispi si dimette
aumento delle tasse pre le spese coloniali
agitazione sociale in tutta Italia
continuano le proteste
il nuovo capo dello stato Antonio di redini, con l'esercito reprime con cannonate le proteste
grande instabilità politica
nel 1900 le elezioni vengono vinte dai progressisti
vi è lo scandalo dell'assassinio di Umberto I da parte di Gaetano Bresci
sale al potere Vittorio Emanuele II e il primo ministro Zanardelli, che abolisce le norme sui lavoratori e cerca di migliorare la condizione sociale generale