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NICOLÒ MACHIAVELLI …
NICOLÒ MACHIAVELLI
3 maggio 1469
27 giugno 1527
trattato, saggio e pamphlet
il
trattato
è un testo monografico, a scopo didattico, è ampio nell'esposizione, può essere di carattere scientifico, storico o letterario. Ed è espositivo o dialogico
i primi trattati sono stati scritti da lettori greci come Aristotele e Platone
il
saggio
è uno scritto critico, pone un problema con cui si genera un dibattito, è di limitata estensione e può toccare qualsiasi argomento
il Principe di Machiavelli è il saggio più famoso, ma uno dei primi fu l'Essais di Montaigne
il
pamphlet
è un saggio in età illuminista non è critico ma bensì satirico (sociale, religiosa o filosofica) e polemico, è un breve opuscolo
Voltaire è il "padre" del Pamphlet
è considerato un
classico
per la sua intelligenza nel riuscire a leggere dietro le maschere politiche
Machiavelli oltre a essere stato un letterario è stato anche un
politico
sotto il governo di Savonarola occupò il ruolo di segretario della seconda cancellerie e viaggiò molto in veste di ambasciatore
i rapporti con i Medici erano molto delicati
ebbe questi incarichi (menzionati in precedenza) nel periodo in cui la famiglia fu esiliata
si sostiene che alla consegna de il Principe alla famiglia fiorentina, Machiavelli abbia cercato di ingraziarsi la famiglia regnante
Il Principe
nonché il testo più famoso di Machiavelli fu scritto nel 1513/14, oppure revisionato così tante volte che per molti la data ufficiale è nel 1518
questo testo era destinato a tutte le famiglie regnanti d'Italia (Medici in particolare), il trattato in realtà è più classificabile come un
specula principis
un
specula principis
erano testi consegnati alle famiglie regnanti per dargli consigli sul come governare al meglio senza calpestare la morale
Machiavelli scrisse un modo per evitare che il potere del regnante fosse sottratto, e che per evitare ciò qualsiasi mezzo era consentito
IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI
frase che però sembra non sia stata detta da Machiavelli
nei primi 6 capitoli si distinguono i vari tipi di principati che possono essere
nuovi
civili
misti
ecclesiastici
ereditari
nel settimo capitolo Machiavelli prende come esempio di principe Cesare Borgia, che con la fortuna e l'appoggio altrui conquistò territori, e con coraggio ingegno e virtù riuscì a consolidare il suo potere
nell'ottavo capitolo afferma che crudeltà e scelleratissimo se usati bene possono fare al caso del nuovo regnante
il trattato può essere suddiviso in tre parti (considera i capitoli finali)
SECONDA (XV - XXIII)
analizza le qualità del nuovo regnante quindi deve disinteressarsi del fatto di voler farsi amare ma si deve concertare su come conservare il suo potere
TERZA (XXIV - XXVI)
studia la situazione storica-politica dell'Italia contemporanea, nel XXVI capitolo Machiavelli esorta i Medici a guidare l'unificazione d'Italia
PRIMA (XII - XIV)
necessità di un esercito proprio del principe
discorsi sopra la prima
deca di Tito Livio
Tito Livio era uno storico romano, Machiavelli utilizzò dei passi suoi per esporre le proprie idee sui caratteri del governo repubblicano
il ruolo della religione in quest'opera è fondamentale perché detiene il compito di suscitare una cessione sociale
per deca si intende la divisione in gruppi da dieci di qualsiasi oggetto
ma per uso comune per deca si indica anche la divisione in gruppi da dieci dell'opera di Tito Livio
La Mandragola
è una commedia di Machiavelli che narra di come è nata la storia d'amore extraconiugale tra Callimaco e Lucrezia
i personaggi
Fra Timoteo
, anche lui aiuta Callimaco nell'inganno
frate corrotto che è senza scrupoli e pronto a tutto per ricevere una ricompensa
Callimaco
, protagonista
è molto scaltro e molto determinato nel ottenere ciò che desidera
Nicia
, il marito di Lucrezia
è un uomo ricco ma nonostante ciò è un credulone e molto sciocco
Lucrezia
, la donna desiderata da Callimaco
è una donna decisa nelle sue decisioni, caritatevole e molto spiritosa
Ligurio
, amico di Nicia che aiuta Callimaco nell'inganno
è un furbo parassita sempre pronto a cogliere l'occasione migliore
Quest'opera anche se sembra che non abbia nulla a che vedere con le altre opere dell'autore, contiene al suo interno la sua teoria più famosa cioè "il fine giustifica i mezzi"
La lettera a Francesco Vettori
fu una lettera di Machiavelli verso il suo amico
gli informa dell'uscita del Principe e gli dice che lo dedica ai Medici così da essere accolto a Firenze e nella sua politica, Vettori lo ringrazia e precisa tre punti
il pessimismo antropologico
alla sera Machiavelli ripensa a ciò che ha fatto e elabora il pensiero politico, quella sera scrisse il Principe, il trattato sarà una realtà oggettiva e fredda
la sua motivazione e che volle ritornare alla vita politica e dedicò il trattato a Giuliano De Medici, per far si che il suo esilio era stato produttivo per la sua persona
e ognuno si può riscattare da tutto e tutti in qualsiasi momento
la ricerca della fortuna
che non arriva di punto in bianco, ma solo quando l'uomo diventa virtuoso
nella lettera prevale il pessimismo per la sua situazione attuale e sa anche che l'uomo non riuscirà ad aiutarlo in quanto disumano per natura
e si nota l'arco di tempo della mattinata, del pomeriggio, del tardo pomeriggio e della sera
L'andamento della sua giornata
nel primo arco Machiavelli è un uomo come gli altri e decide di andare nel bosco a passare del tempo con i taglialegna, decise di portarsi un testo di Dante
Machiavelli pranza con la famiglia, dopo gioca a carte e si immedesima in un giocatore d'azzardo, che ha come obiettivo quello di guadagnare in modo semplice e scorretto
nel mentre incontra delle personalità tra cui alcuni parassiti, e ciò gli fa comprendere che la vita è una sfida continua contro la sorte e un giorno si riscatterà