Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
La situazione italiana dopo il 1848 - Coggle Diagram
La situazione italiana dopo il 1848
Camilo Benso di Cavour
attua una
una politica interna
politica economica liberita
basata su commercio e industrie
nuove invenzioni
• rete ferroviare
• navi a vapore
• traforo di Fréjus
• Canali Cavour
Stato Laico
crea
una politica esterna
prende a cuore i patrioti italiani più moderati trasformando la situazione italiana in una
questione europea
sfrutta la
Guerra di Crimea
per participare alla
Conferenza di Parigi
dove si allea con la Francia
dopo le numerose provocazioni verso l'Austria di Cavour nasce la
Seconda Guerra d'Indipendenza
nella prima battaglia a Magenta il Piemonte viene aiutato dalla Francia e l'Austria é costretta al ritiro
ma la Francia si ritira
e firma con l'Austria
un armistizio a Villafranca
il quale prevedeva
• la cessione della Lombardia alla Francia
• il ripristino dei sovrani di Toscana e Modena
Cavour si dimette
le insurrezioni popolari spingono
Leopoldo II e il Duca di Modena
a lasciare i loro troni e nascono quindi dei
governi provvisori
Cavour riprende le mansioni di primo ministro e indice
dei plebisciti in Toscana e Emilia
che riscontrarono esiti favorevoli
poco più di mille
uomini guidati da
Giuseppe Garibaldi
partono da
Quarto per la
spedizione dei Mille
sbarcarono a
Marsala
entrarono a
Salemi
dove Garibaldi
si proclamó dittatore dell'isola
arrivò a
Calatafimi
, dove scoppiarono numerose
rivolte da parte dei contatidini raccontate da Nico Bixio
si spostarono a
Palermo
e
successivamente in
Calabria
dopo arrivarono a
Napoli
, qui i Borbone vennero sconfitti sulle rive del fiume Volturno
il Governo Piemontese iniziò a temere una reazione francese, così a Teano Garibaldi cedette tutti i territori conquistati e vennero annesse anche
Umbria
e
Marche
vennero indette delle elezioni polotiche dove vinse Cavour, nacque il
Regno D'Italia
con al trono
Vittorio Emanuele II
i democratici persero perché
erano formati da una piccola élite
non avevano un programma democratico per unire borhesia e popolo