Eleonora, nelle corti in cui era istruita e cresciuta, ebbe appreso l’amore per la bellezza,
la poesia ed i costumi raffinati. I signori feudali della Francia meridionale erano spesso circondati da una piccola corte di dame e cavalieri e davano feste e ricevimenti di solito rallegrati da canzoni di poeti musicisti, chiamati trovatori. loro usavano la lingua d'Oc, volgare diffuso maggiormente nella Francia del sud, a differenza di quella del nord, la lingua d'Oil (da cui deriva il francese di oggi).La loro poesia è chiamata cortese, perché si
rivolgeva al pubblico delle corti, lodando i feudi e cantando gioie e pene dell'amore.La società di
corte ammirava ed approvava la cortesia. Per meritare l’amore di una donna non bastava che il cavaliere essere coraggiosi, ma si doveva essere anche gentili e generosi, usare modi delicati ed eleganti e saper parlare con spirito.
l’amore cortese, spesso, non si rivolgeva a storie serie, poi continuate col matrimonio, ma a donne sposate, quindi dovevano imparare ad amare in segreto, senza aumentare i pettegolezzi. nella società cortese il re Artù, ne era l'eroe, insiemi ai cavalieri della Tavola Rotonda. Molti
romanzi nacquero proprio da loro, che erano pronti a morire per difendere il loro onore o per amore della
loro donna. Eleonora fu l'ispiratrice e la protettrice di questi componimenti, quindi a lei fu dedicato molto probabilmente il poema di Tristano, XII
secolo, una tragica storia di amore e morte, comandata dal destino.