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TOLLERANZA ED INTOLLERANZA NEL MEDIOEVO - Coggle Diagram
TOLLERANZA ED INTOLLERANZA NEL MEDIOEVO
il Medioevo fu un'epoca di forte intolleranza verso le altre fedi ed esclude chiunque non si riconoscesse nella categoria di cristiano
ebrei e pagani erano liberi nel loro credo però non dovevano ostacolare la fede dei cristiani
l'atteggiamento nei confronti degli eretici cioè quei cristiani che pur conoscendo la vera fede ne negavano i fondamenti e la Chiesa li considerava i peggiori criminali e li condannò a morte
le società antiche precristiane non dovettero affrontare problemi di tolleranza
la religione antica era un'istituzione pubblica riservata ai cittadini senza ambizioni di proselitismo
il pluralismo religioso era formato da vaste unità territoriali dove venivano praticate religioni differenti tra di loro
l'Impero romano riuscì ad assorbire le differenze e lasciava liberi di conservare la propria identità culturale ma nella comune sottomissione all'Impero
i martiri cristiani dell'Impero non vennero messi a morte per odio religioso ma per ragioni politiche
i Romani non pretendevano la conversione dei cristiani ma un atto di sottomissione all'autorità pubblica
i cristiani vennero perseguitati per il rifiuto di adorare l'imperatore e questo atteggiamento fu interpretato come un atto di ribellione
agli Ebrei fu concessa l'esenzione dal culto dell'imperatore, non limitavano la religione al proprio popolo ma proclamavano una vocazione universale
l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato avvenne con l'editto di Milano voluto da Costantino e l'editto di Teodosio
Costantino non rifiutò nè la collaborazione nè la presenza dei pagani a corte, ai privilegi concessi ai cristiani seguirono restrizioni per i pagani
con l'imperatore Teodosio iniziò una lotta contro il paganesimo, ordinò l'abbattimento dei templi pagani in Egitto e lo Stato divenne ufficialmente cristiano e l'eresia e il dissenso si trasformarono in peccati da perseguire penalmente e a volte anche con la morte
inizialmente gli imperatori cristiani mantennero la politica di rispetto nei confronti degli Ebrei, questa tolleranza venne meno quando si verificarono delle conversioni all'ebraismo
in seguito questa conversione venne punita con la morte e agli Ebrei fu proibito di comprare schiavi cristiani e il matrimonio con i cristiani fu represso
la persecuzione contro gli Ebrei che divennero più violente nel corso del Medioevo
i Cristiani cominciarono ad accusare gli Ebrei di deicidio, assassini di Gesù Cristo
gli Ebrei vennero accusati di riti terribili: di profanare le ostie consacrate o di uccidere bambini cristiani per procurarsi il sangue da utilizzare per alcuni riti
l'atteggiamento era lo stesso anche nei confronti dei musulmani
dopo la Reconquista tutti i sovrani cristiani procedettero a conversioni forzate un esempio sono i moriscos ovvero musulmani convertiti al cristianesimo
la mentalità islamica divideva lo spazio in due categorie: casa dell'islam, territorio musulmano, dove la fede aveva stabilito il proprio dominio e vigeva la legge e la casa delle guerra, territorio non islamizzato, dove non poteva mai esserci pace
le comunità non musulmane appartenenti alla gente del libro potevano mantenere il proprio credo sotto l'autorità dell'islam
la dhimma era il dispositivo giuridico per consentire ai non musulmani di convivere pacificamente con i musulmani mantenendo i loro beni e garantendosi un'autonomia religiosa e amministrativa . Era un diritto all'esistenza che prevedeva alcune restrizioni e comportava un riconoscimento alla superiorità dell'islam e comportava il pagamento di una tassa di protezione. la comunità islamica era tenuta a intervenire in loro aiuto contro i nemici esterni