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Capitolo 2-Le teorie riduzioniste - Coggle Diagram
Capitolo 2-Le teorie riduzioniste
Le teorie della politica internazionale, possono essere classificate in diversi modi:
RIDUZIONISTE,
si concentrano sulle CAUSE a LIVELLO nazionale
L'INTERO è compreso conoscendo gli ATTRIBUTI e le INTERAZIONI delle sue PARTI
spesso è impiegata la riduzione, da CHI, sostiene che decisioni prese a livello nazionale, siano alla base di avvenimenti mondiali
l'incapacità delle teorie politico-internazionali di fornire spiegazioni convincenti, ha rappresentato un INCENTIVO verso il riduzionismo
SISTEMICHE, si concentrano sulle CAUSE a LIVELLO internazionale
Teoria dell'imperialismo di Hobson e Lenin
PER WALTZ, è il migliorSVILUPPO del RIDUZIONISMO, perchè non solo fornisce SPIEGAZIONI degli eventi internazionali, (ma indica anche CONDIZIONI nelle quali possa PREVALERE LA PACE fino a spingersi a delle PREVISIONI)
L'IMPERIALISMO, dipende dalle CONDIZIONI:
che la teoria economica sia valida
che le condizioni previste dalla teoria si verifichino, nella > parte dei paesi imperialisti
che tali paesi siano effettivamente imperialisti
LE ECCEZIONI non possono invalidare la teoria se possono essere spiegate (ossia tal teoria può essere valida anche se tutti i paesi con capitalismo avanzato non pratichino sempre l'imperialismo)
L'IMPERIALISMO DI HOBSON, (anticipa Keynes, mettendo in discussione l'economia classica e la sua avversione all'intervento pubblico nell'ecnomia)
ha fornito LE RAGIONI, di una possibile insufficienza della domanda (sostenendo che le imprese possono trovarsi in equilibrio, anche quando, l'economia si trova in disoccupazione)
COME PER KEYNES, (disfunzione economia causate da una CATTIVA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA, da corregere con INTERVENTO STATO)
suo approccio è MACROECONOMICO
IMPERIALISMO, è uso dell'apparato di governo PER INTERVENTI PRIVATI (solitamente capitalisti per assicurarsi GUADAGNI ALL'ESTERO)
queste determinanti economiche sono le principali (seppur non si negano altre determinanti)
in quest'ottica (l'imperialismo è visto come CAUSA DI TUTTE LE GUERRE MODERNE, poichè la ricchezza ottenibile dalla guerra è > di quella ottenibile dalla pace)
Agli effetti prodotti allINTERNO si sommano quelli prodotti all'ESTERO (esportando capitale e know how, un imperialista permette ai paesi + arretrati di sviluppare le proprie risorse, per essere + competitivi)
Lenin molto influenzato da Hobson, ma ci sono DIFFERENZE
Hobson
l'imperialismo poteva essere ELIMINATO con la redistribuzione delle richhezze
credeva che la COMPETIZIONE IMPERIALISTA fosse la causa della > parte dei conflitti fra paesi imperialisti
e contemplava la possibilità di una COOPERAZIONE TRA STATI CAPITALISTI nello SFRUTTAMENTO di popoli ARRETRATI
Lenin,
credeva che i capitalisti non avrebbero mai permesso tali politiche e che l'imperialismo non era + un orientamento dei paesi capitalisti, MA DI TUTTI I PAESI CAPITALISTI NELLA LORO FASE MONOPOLISTA
intese di cooperazione non avrebbero mai resistito nel tempo (considerando il destino mutevole del capitalismo e le mutevoli opportunità di investimenti esteri)
per lui il CAPITALISMO produceva IMPERIALISMO e questo portava ALLA GUERRA tra imperialisti
era FAVOREVOLE allo scontro tra imperialisti, xke avrebbe portato ALLA FINE DEL CAPITALISMO indebolendo i paesi avanzati a favore delle aree arretrate
Validità della teoria economica
non supera II e III PROVA, perchè non può spiegare quali sono le condizioni INTERNE che determinano un comportamento ESTERNO,
ma, può solo definire l'apparire o meno di certi surplus
Hobson e Lenin, SI LIMITANO a spiegare l'imperialismo nell'era del CAPITALISMO AVANZATO (per cui quali sono state le CAUSE dell'IMPERIALISMO, nell'epoca precedente?
CRITICA DI WALTZ, (= RIDUZIONE), considerare solo aspetti INTERNI per spiegare quelli esterni
Waltz non vuole dire che il capitalismo non abbia avuto legami con l'imperialismo e non vuole dire che il comportamento esterno possa essere spiegato senza alcun riferimento all' ambito interno
MA parlare di IMPERIALISMO CAPITALISTA è assolutamente RIDUTTIVO (sarebbe meglio parlare di IMPERIALISMO DI GRANDE POTENZA, che opera attraverso economie organizzate in modo differente)
IL PROBLEMA per i MARXISTI della seconda metà del 900 (come salvare la teoria leninista, una volta che gli stati capitalisti, smettono di perseguire politiche coloniali, o sciolgono i loro domini coloniali?)
SOLUZIONE = NEOCOLONIALISMO
concetto che separa l'imperialismo dall'esistenza degli imperi (di concerto con Lenin) vedendo nel 1 una condizione interna, piuttosto che conseguenze esterne (ossia l'imperialismo come stadio monopolista del capitalismo) anche se per Lenin, sarebbe stato inimmaginabile un imperialismo senza colonie
TEORIA NEOCOLONIASLISTA fornisce una spiegazione ECONOMICISTA della politica internazionale (possibilità di controllare risorse di altri paesi senza che sia necessario l'intervento del governo)
Teorie che si AUTOVERIFICANO
ideate sulla scia di avvenimenti accaduti, e che mancano della capacità di anticipare i fatti
secondo Hobson e Lenin (l'imperialismo si verifica quando un paese fonda un impero per controllare un'arena esterna, in cui si svolgono sue attività economiche)
secondo la concezione successiva (si è in presenza di imperialismo anche quando, un paese è in grado di operare all'estero, anche senza bisogno di creare un impero = IMPERIALISMO DI LIBERO COMMERCIO)
Sostenere che ogni attività dei capitalisti all'estero, è imperialismo (aiuta a trasformare la teoria dell'imperialismo in 1 teroia che si autoverifica)
STRUTTURE SENZA COMPORTAMENTO O SCOMPARSA DELLA FUNZIONE
GALTUNG, nella sua teoria STRUTTURALE dell'imperialismo,
vede imperialismo come una relazione tra stati ricchi (economicamente in equilibrio) e stati poveri (economicamente in squilibrio)
il suo approccio è RIDUZIONISTA (perdita di utilità del concetto di struttura)
invece di essere un INSIEME COMPLESSO DI ATTIVITà, l'imperialismo diventa una CONDIZIONE FACILEMNTE INDIVIDUABILE (tutto si riduce ad una relazione tra sfruttatori e sfruttati)
CRITICA DI WALTZ, senza l'intervento dei paesi avanzati, le economie arretrate sarebbero state destinate ad una situazione ancora peggiore di quella attuale
le cause della richhezza come quelle della povertà vanno viste all'interno dei CONFINI NAZIONALI!
Eccesso di spiegazione e problema del cambiamento
In che modo gli Stati capitalisti evitano la STAGNAZIONE/immobilità ECONOMICA?
Spendendo molto per la difesa
il capitalismo non si riproduce all'estero attarverso le sue politiche imperialiste, e quindi non crea le condizioni per la nascita del socialismo all estero (secondo l'interpretazione marxista classica)
il neocolonialismo separa l'imperialismo dalla politica di governo
l'imperialismo come sfruttamento del debole da parte del forte, vede come unica strada per porre fine al capitalismo = una cooperazione tra gli stati deboli
Lenin, Hobson e i neocolonialisti
offrono spiegazioni economiche del comportamento ESTERNO degli stati
differenze tra a) i neocolonialisti e b) Lenin e Hobson (che vedevano nel capitalismo la causa dell'imperialismo e quindi nella sua eliminazione la soluzione del problema)
i neocolonialisti cadono in errori (tra cui salvataggio di una teoria, piuttosto che la spiegazione dei fenomeni)
Hobson e Lenin: ci fanno comprendere il xke gli approcci riduzionisti sono inadeguati per la costruzione di una politica internazionale (quella che vuole essere una teoria generale, finisce per essere una teoria parziale),
non considerando che:
le cause economiche NON sono le + importanti
imperialismi passati non capitalisti
e che l'influenza negativa del forte sul debole, vi sia solo quando il primo è capitalista
Il fallimento di alcuni approcci riduzionisti non comprova che altri approcci dello stesso tipo non possano avere successo.