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LA LUCE, I raggi di luce dell'oggetto (luminoso o illuminato) entrano…
LA LUCE
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APPLICAZIONI PRATICHE
OCCHIO CAPITOLO 12
organo di senso esterno dell'apparato visivo, che ricava informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce.
è racchiuso in una membrana opaca, che presenta sul davanti una superficie trasparente, la CORNEA; dietro essa vi è l'IRIDE che funziona da diaframma.
MEZZI RIFRANGENTI: i raggi luminosi devono attraversarli prima di poter giungere a stimolare gli elementi sensoriali della retina essi sono:
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MECCANISMO DI ACCOMODAMENTO: L’occhio mette a fuoco gli oggetti modificando la curvatura del cristallino e, quindi,
la sua distanza focale, avviene grazie
all’azione del muscolo ciliare.
PUNTO PROSSIMO: il muscolo ciliare si aumenta la curvatura del cristallino fino a formare sulla rètina
l’immagine nitida di oggetti che si trovano alla distanza di 15 cm
La distanza del punto prossimo aumenta in modo notevole con l’età. La perdita del potere
di accomodamento dell’occhio con il procedere dell’età si chiama PRESBIOPIA.
PUNTO REMOTO: il muscolo ciliare è rilasciato e il cristallino ha la
minima curvatura: si dice che l’occhio è accomodato all’infinito
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I raggi di luce dell'oggetto (luminoso o illuminato) entrano nell'occhio attraverso la PUPILLA. I raggi vengono, poi, rifratti dai diversi mezzi trasparenti formando un immagine reale e capovolta sul fundo dell'occhio, dove vi è la RETINA.
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IPERMETROPE: Il sistema nell'occhio è poco convergente e l'immagine si forma al di là della retina. Il difetto si corregge con una lente convergente.
MIOPE: Il sistema nell'occhio è troppo convergente e l'immagine si forma prima della retina . Il difetto si corregge con una lente divergente.
Il fascio di luce che, per angoli minori di quello limite, era suddiviso tra raggio rifratto e raggio riflesso, confluisce tutto nel raggio riflesso dentro il vetro.
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si chiama ANGOLO LIMITE quel valore dell'angolo di incidenza a cui corrisponde un angolo di rifrazione pari a 90°
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𝑺𝑷𝑬𝑪𝑪𝑯𝑰𝑶 𝑪𝑼𝑹𝑽𝑶
𝑺𝑷𝑬𝑪𝑪𝑯𝑰 𝑺𝑭𝑬𝑹𝑰𝑪𝑰
sono ricavati da una calotta sferica e hanno un fuoco ben definito solo se sono di piccola apertura, cioè se è piccolo l'angolo al centro formato dagli estremi dello specchio. In uno specchio sferico abbiamo che:
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● l'asse ottico è il suo asse di simmetria. che passa per il vertice V dello specchio e per il centro C della sfera;
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Per disegnare l'immagine di un oggetto luminoso basta seguire il percorso di due raggi, detti raggi principali
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𝑺𝑷𝑬𝑪𝑪𝑯𝑰 𝑷𝑨𝑹𝑨𝑩𝑶𝑳𝑰𝑪𝑰
ad essi è associato un punto, detto fuoco, che ha due proprietà
- I raggi emessi da una sorgente puntiforme posta nel fuoco si riflettono sullo specchio, in modo da allontanarsi in un fascio di raggi paralleli Link Title
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- I raggi che arrivano paralleli all'asse di simmetria dello specchio (asse ottico), dopo che sono stati riflessi, si intersecano tutti nel fuoco dello specchio Link Title
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è uno specchio costituito da una superficie altamente riflettente che ha la forma di una calotta sferica, ovvero una porzione di superficie di sfera
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