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- - - - Certo, i đue poemi sono diversi tra loro, e questo può far pensare a due autori; ma essi sono tali perché trattano temi diversi – l'lliade è un poema di guerra, l'Odissea descrive un viaggio. Questo potrebbe spiegare la loro diversità, e lascia aperta e plausibile l'ipotesi dell'autore unico.
        
        La straordinaria quantità di notizie che ci è pervenuta dimostra che neppure gli antichi avevano notizie precise sulla sua vita. Una lontana tradizione sosteneva che fosse nato a Chio, dove esisteva una comunità di aedi, gli "Omeridi", che affermavano di discendere dal poeta. Altrettanto incerta l'epoca nella quale Omero sarebbe vissuto: secondo alcuni, durante la guerra di Troia secondo altri, cento o alcune centinaia di anni dopo gli avvenimenti cantati nell'liade.
        
        Difficile, insomma, pensare a Omero come a un personaggio storico che, in un'età indefinita, avrebbe composto l'Iliade e l'Odissea. Ma nulla impedisce di cotinuare a chiamare con questo nome chi li mise per iscritto. Grazie a queste osservazioni possiamo giungere all'ultima domanda: chi scrisse i poemi si limitò alla semplice raccolta di un materiale preesistente, o ne fece una rielaborazione poetica, creando un'opera diversa e nuova, frutto della sua personale ispirazione?
        
        Il complesso di questi interrogativi, che tanto impegnava gli antichi, conobbe una stagione di intensa vivacità anche in età moderna, soprattutto a partire dal Settecento, ed è questo propriamente il dibattito che va sotto il nome di "questione omerica".
        
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