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GIACOMO LEOPARDI
POETICA DELL'INDEFINITO una poesia ricca di immagini vaghe e indefinite tipiche del ricordo e della visione del fanciullo
poetica: critica alla letteratura verosimile dei romantici italiani e alla sua funzione pedagogica. rifiuto del classicismo e classicisti. per lui la vera poesia era quella fatta alla maniera degli antichi che raccontava il rapporto pacifico tra uomo e natura e utilizzava l'immaginazione, capacità accantonata invece dall'uomo moderno in favore di quella razionale
c'è però ancora una speranza perchè questa spensieratezza e l'immaginazione propria degli antichi la ritroviamo nella fanciullezza e quindi nel bambino. Leopardi tenterà spesso di risalire a questa condizione ed è per questo che il filo conduttore di tutte e sue poesie è il ricordo il quale sfuma e rende indefinito quindi permette di rivivere momenti infelici in maniera comunque piacevole. la sua immaginazione procede in modo approssimativo
poesia di tipo evocativo: vi è una differenza tra termini e parole già sottolineata in precedenza da cesare beccaria e ha una funzione importantissima: se da una parte provoca piacere e conforto al poeta, dall'altra lo fa anche con il lettore in quanto l'utilizzo delle parole permette di stimolare l'immaginazione
6 IDILLI (POESIA DEGLI AFFETTI) 1819-1821
siamo nella fase del pessimismo storico: l'uomo è l'unica causa della propria infelicità perchè ha deciso di civilizzarsi e quindi si è determinata una scissione nel rapporto tra uomo e Natura
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CANTI PISANO RECANATESI (1828-1830) si collocano dopo il momento di distacco dalla poesia con le operette morali
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OPERETTE MORALI 1824 leopardi rinuncia al bello per dedicarsi alla prosa e quindi la scoperta dell'arido vero
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1820: TEORIA DEL PIACERE E DEL DOLORE
filosofia illuministica: teorie sensistiche e materialistiche
classici greci e latini: Lucrezio
crede nella fisica epicurea e nella condizione in cui vive l'uomo cioè ha un 'insaziabile desiderio di felicità in quanto non può raggiungere il piacere assoluto perchè infinito sia in estensione che in durata
i piacere risulta quindi un anestetico ed è temporaneo. non lo si può trovare nel presente ma solo nel passato (ricordo) e nell'attesa (futuro) oppure in una momentanea cessazione del dolore
Leopardi non crede nei rimedi indicati da Lucrezio: non ha senso accontentarsi de poco per raggiungere l'atarassia. lui infatti è un romantico
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