Le bufale si diffondono soprattutto su Facebook, Twitter o tramite servizi di messaggistica istantanea quale WhatsApp. Vi rientrano inoltre i pesci d'aprile, le burle e le catene di Sant'Antonio. A differenza delle fake news, le bufale sono sempre inventate di sana pianta. Ne è un esempio il presunto «gioco» di rete sociale «Blue Whale», in cui alla fine i giocatori sarebbero esortati al suicidio. I media hanno associato il gioco, che non esiste, a suicidi realmente commessi da minori.