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GUIDO CAVALCANTI, LA POETICA, RAPPORTO CON DANTE E FORME DI SCRITTURA -…
GUIDO CAVALCANTI
A fine 200 Cavalcanti è un uomo di grande prestigio, una vera e propria autorità intellettuale, stimato dai fiorentini, le ragioni di questa reputazione si basano soprattutto sulla sua fama di filosofo
"Donna me prega" è il suo testo più complesso , il cui tema è la dottrina amorosa indagata secondo la filosofia aristotelica
Alla fama di Cavalcanti contribuiscono la famiglia da cui proviene, una delle più ricche di Firenze
I Cavalcanti appartengono ai ceti dirigenti della città e il loro patrimonio economico e politico deriva oltre che dal patrimonio immobiliare anche dalle attività commerciali e bancarie
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Oltre al prestigio della sua famiglia Cavalcanti è ammirato anche per la sua spiccata personalità, un giovane dallo spirito fiero e sdegnoso
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1267 fu l'anno di fidanzamento tra Cavalcanti e Bice, figlia di una farinata con gli Umberti
Cavalcanti venne poi esiliato a Sarzana, zona malsana e paludosa della maremma dove poi si ammalò, per poi morire subito dopo il retro in città tra il 27 e 28 agosto del 1300
LA POETICA
Cavalcanti oltre ad essere un filosofo e cavaliere era anche un autore di testi poetici la cui novità formale e il cui rigore intellettuale furono presto riconosciuti dai suoi contemporanei
Cavalcanti aveva un carattere pubblico delle rime e aveva anche un fitto scambio intellettuale con gli altri poeti
il tutto, l'insieme delle rime dell'autore comprende 52 componimenti
Con "Donna me prega" l'amore viene esaminato nella sua natura con riferimenti alla dottrina aristotelica delle passioni
Nel 200 le opere di Aristotele venero conosciute in occidente attraverso il commento dei filosofi arabi, come la traduzione latina "De anima"
La teoria averroista della felicità suprema consiste nella conoscenza che eleva l'uomo alla perfezione intellettuale, assimilandolo a Dio
Le passioni istintive come l'amore veniva considerato un ostacolo al processo, provenendo dall'anima e obbediendo al corpo
Teoria dell'amore di Cavalcanti fortemente influenzata dal pensiero filosofico, facendo nascere il pensiero eccessivo
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Questa concezione tragica amorosa non esclude l'esaltazione della figura femminile, è la bellezza dell'amata a generare lo sbigottimento dell'io
La donna appare all'orizzonte, come una luce che si irradia e si fissa nel pensiero
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Sulla scena agiscono anche l'anima e il cuore travolti dall'angoscia amorosa, mentre la mente aspira ad afferrare l'immagine della donna
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