’Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente. 3
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ’l primo amore. 6
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterna duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’. 9
[...]
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
per ch’io al cominciar ne lagrimai. 24
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle 27
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.30
Martellante anafora "Per me..per me..per me"
accentua il senso di quella sofferenza eterna alla quale introduce.
attributi della Trinità: Potenza (Padre), Sapienza (Figlio), Amore (Spirito Santo)
fino ad allora Dio aveva creato solo cose eterne: i cieli, i quattro elementi, gli angeli.
"sospiri, pianti e alti guai": climax ascendente, sottolinea che la prima sensazione di D. è uditiva, poi la visiva (il buio)= ALLEGORIA della mancanza di Dio.
La prima reazione è la pietà, infatti D. piange di fronte alla sofferenza dei peccatori.