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Il 1848 e le sue guerre di indipendenza: - Coggle Diagram
Il 1848 e le sue guerre di indipendenza:
La
borghesia abolì le dogane interne fra Stato e Stato
, che rallentavano gli scambi economici. Questa azione, in Europa, causò mole rivolte. Si aprì una forte
crisi economica
che causò disoccupazione e miseria .
Anche in
Francia
scoppiarono delle rivolte quando il sovrano
Luigi Filippo
proibì i banchetti pubblici, riunioni che si tenevano nelle trattorie per propagandare discorsi antigovernativi. Le varie rivolte costrinsero il sovrano a fuggire.
Venne insediato, quindi, un Governo provvisorio che proclamò la
Seconda Repubblica dopo quella del 1792
. Il nuovo Governo varò un
'importante serie di riforme
:
Concessione della libertà di stampa, di riunione e di associazione.
Cancellazione della pena di morte per i reati politici
.
Riduzione della giornata lavorativa a 10 ore.
Abolizione della schiavitù
nelle colonie.
Creazione di
opifici nazionali
, cioè delle fabbriche che avevano lo scopo di ridurre la disoccupazione.
Introduzione del
suffragio universale maschile.
Ripartizione delle tasse proporzionalmente rispetto al reddito.
Queste riforme spaventarono la borghesia e i piccoli proprietari terrieri. Venne così nominata un'Assemblea Costituente in cui prevalsero le forze moderate e conservatrici; queste ultime decisero di chiudere gli opifici nazionali e abolirono la legge sulla limitazione dell'orario di lavoro. Fu così che gli operai di Parigi il 23 giugno insorsero. Vinse l'esercito. Sul terreno rimasero 1500 operai, 3000 furono fucilati e altri 4000 vennero deportati nelle colonie. Venne stilata una nuova Costituzione e a dicembre venne eletto presidente
Luigi Napoleone Bonaparte
, nipote del grande generale.
Nell'Impero Asburgico la rivolta scoppiò a Vienna, dove il popolo chiedeva la Costituzione, costringendo il cancelliere Metternich alla fuga. Anche in altre città ci furono rivolte come a Budapest, Praga e Berlino. Altre rivolte colpirono anche Inghilterra, Spagna e Russia. Nonostante la loro estensione questi moti furono presto repressi nel sangue.
Nel 1848, l'
Italia appariva politicamente frammentata
e la situazione economica non era quella delle migliori. Al Nord iniziarono a svilupparsi le prime industrie e comparvero le prime filande.
In ambito politico si erano sviluppate alcune correnti di pensiero:
quella
moderata
che si opponeva ai metodi rivoluzionari e si dividevano in
neoguelfi e laici
.
I neoguelfi volevano una federazione di Stati guidata dal papa. Il loro esponente più importante fu il sacerdote piemontese Vincenzo Gioberti.
quella
democratica
, guidati da
Giuseppe Ferrari e Carlo Cattaneo
, che proponeva uno Stato federale repubblicano.
I laici che non condividevano le idee dei neoguelfi: i laici erano guidati da Massimo d'Azeglio e Cesare Balbo, che aspiravano a una confederazione di Stati con a capo il re di Sardegna.
Nel 1846 venne eletto papa Pio IX il quale concesse l'amnistia ai detenuti politici, attenuò la censura sulla stampa e iniziò le trattative per una lega doganale con Piemonte e Toscana. Nel gennaio del '48 Palermo insorse contro Ferdinando II, che concesse la Costituzione.
Questo evento mise in forte difficoltà la dinastia dei Borboni. Ma la risposta di
Ferdinando II
non si fece attendere. Il sovrano bombardò Messina per riavviare la conquista dell'isola. Per timore dei disordini sociali anche
Leopoldo II di Toscana e Carlo Alberto in Piemonte
concessero ai propri sudditi uno
Statuto
La fuga di Metternich da Vienna riaccese le speranze nel Lombardo-Veneto: il
[17 marzo 1848
] Venezia scacciò gli Austriaci e proclamò la nascita della
Repubblica di San Marco
, con a capo Daniele Manin.
Il giorno dopo fu la volta di Milano: dopo cinque giorni di combattimenti, il generale austriaco
Radetzky
chiamò la ritirata nel "
quadrilatero
", un sistema difensivo fortificato compreso tra le città di
Peschiera, Verona, Legnago e Mantova
, mentre nel capoluogo si formò un Governo provvisorio formato dai moderati. Anche Parma e Modena formarono dei Governi provvisori.