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5.1) FONTI E PREC--> TIPOLOGIE DI FONTI - Coggle Diagram
5.1) FONTI E PREC--> TIPOLOGIE DI FONTI
FONTI SCRITTE
Per secoli le più utilizzate
'800--> fede positivistica nel documento dopo averlo giudicato autentico
'900--> la svolta interpretativa ha rivalutato le fonti narrative
:warning: impo differenza tra
Cronaca
; qualcosa di estrinseco rispetto all’evento testimoniato, si presenta come un semplice racconto (a scopo di memoria o di informazione)
Documento
: fa parte in qualche modo dell’evento stesso, può essere un effetto o la causa (es decreto che dà il via a un atto). Compilati x uno scopo pratico e un preciso obiettivo.
Critica
--> attraverso la filologia, per ricostruire il testo, e attraverso la storia, per valutarne l'attendibilità. Il documento valuta anche l'autenticità.
Crescita enorme di documentazione scritta di ciascuno--> es. attraverso tracce scritte di documenti, istituzioni pubbliche e private, ricevute fiscali, memorie sul web...
Modi di impiego in contesti didattici:
Selezionare fonte e ricavarne info
Distinzione tra info dirette (esplicite) e indirette (ricavabili tra collegamenti, confronti,..) e tra info intenzionali e non intenzionali
Problematiche:
interpretando un testo possono emergere preconoscenze e lacune , mancanza di conoscenz storiche generali o concetti sociali
Anacronismo
: i concetti storici non hanno di per sé una definizione univoca, ma, di volta in volta, acquistano il proprio significato dal contesto in cui sono inseriti. Soprattutto i bambini sono portati a usare nozioni del presente per spiegare eventi passati.
percezione che una fonte possa essere falsa
operazione di critica delle procedure di costruzione di conoscenze
Percorso rischioso--> si possono perdere tutti i punti di riferimento e creare scetticismo incontrollato
Oggi la ricerca storica di fonda sull'idea di
verità
,
accertabilità
e
trasparenza
In passato invece si fondava sull'autorità del testimone dei fatti
Operazione impo--> valutazione dell'
intenzionalità
della fonte
si coglie la prospettiva della comunicazione dei fatti
Operazione fondamentale quando si impiegano fonti primarie --> possono essere scelti dei documenti con differenti gradi di intenzionalità (cfr. esempi), anche all’interno dello stesso documento (analisi testuale)
FONTI VISIVE
Iconografiche--> aumentate tanto con la fotografia. Usate molto nella didattica, perchè più attraentie immediate
Lettura critica non banale, soprattutto se è una fonte
CRITICA
1) Traduzione in parole: R. Barthes: “immagini sono fonti mute”. Riconoscimento di tutti gli elementi e attribuzione di un nome.; interpretazione di forme , rappresentazione e composizione di immagini
2) Organizzazione di info-- Si segue una linearità gerarchica di importanza. La nostra percezione è condizionata da nostre esperienze e conoscenze
Diverse possibilità di analisi, anche in momenti successivi: visione top-down (dal modello ai dati), secondo un approccio costruttivo, che “insegna a vedere”
POSSIBILI OPERAZIONI DI LETTURA
Rilievo del soggetto e contestualizzazione dell’immagine rispetto a: funzione dell'opera e contesto storico (es. torre di Babele)
Rilievo della composizione dell’immagine e sua interpretazione (i piani dell’immagine, cosa è centrale e cosa secondario, le proporzioni, i piani di fuga etc.)
Rilevare e analizzare i dettagli in funzione della ricerca (es. nel caso di una storia dell’alimentazione: cibi, modi di mangiare, strumenti di cucina, etc.)
Ricercare i segni e analizzare la mentalità di un’epoca (il punto di vista dell’autore o della committenza, le rappresentazione stereotipate, i pregiudizi)
DIFFERENZA
FONTE ICONOGRAFICA
-->percepita come un prodotto umano, soggetto a una intenzionalità
Pittura può rappresentare narrazione
forte trasmissione del segno del loro autore o del suo committente, cioè le loro immagini mentali
si prestano molto bene ad essere fonti per certi settori di indagine storica, come la storia delle mentalità, della cultura o la storia materiale, piuttosto che per una storia degli eventi
FONTI FOTOGAFICA
--> “prova”, più neutrale (estensione dei nostri occhi, come fossimo testimoni oculari): questo abbassa il senso critico
Diversi livelli di intenzionalità della fotografia: riproduce situazioni già modificate; presenta particolari di una situazione più ampia
presenta un istante solo di un processo storico, deve quindi essere contestualizzata (prima e dopo)
Per formare un racconto (narrazione) deve essere affiancato ad altre foto
Il forte senso di «veridicità» della fonte iconografica (fotografia) induce ad abbassare il senso critico: questo deve aumentare l’attenzione per la validazione delle immagini storiche (fact-checking) (esempi giorno della memoria)
la fotografia scelta rappresenta spesso un caso esemplare, e questo deve essere chiarito attraverso una guida all’analisi della fonte (esempio scheda)
questione di
intenzionalità