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GIUSEPPE PARINI
LA VITA
Parini lavorando dai nobili prese ispirazione per la sua opera piu celebre il poemetto Il Giorno, in cui descriveva con garbata ironia i vizi, manie e malcostumi della nobiltà dell'epoca
Quando Milano venne occupata dalle truppe di Napoleone, Parini venne invitato a partecipare alla gestione della Municipalità rivoluzionaria, e lui accettò subito con molto entusiasmo perchè avrebbe potuto realizzare gli ideali di giustizia,uguaglianza e libertà.
Dal 1754 lavorò come precettore in casa dei nobili milanesi Serbelloni e, dopo 8 anni, presso gli Imbonati.
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Nel 1799 quando gli austriaci rientrarotemporaneamente a milano a rischiato di essere condannato in esilio per la collaborazione con i francesi.
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LA SATIRA DELLA NOBILTA'
Parini coglie l'occasione per mettere in risalto l'oziosa inutilità della vita delle classi nobiliari.
Nel suo ritratto i nobili appaiono legati a valori e ideali superati, fuori dal tempo in una società che sta cambiando rapidamente.
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Il Giorno è un poemetto satirico in endecasillabi, in cui il poeta esprime le proprie idee attraverso il gusto per il paradosso e il ridicolo.
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