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Raffaello Sanzio, La vita, Nasce a Urbino nel 1483, Dopo la sua prima fase…
Raffaello Sanzio
Sono rappresentate le dolci, graziose e pacate figure femminili che accompagnano la Vergine, che protende la mano destra per ricevere l'anello dal suo sposo Giuseppe (scelto da Dio per la verga fiorita)
Realizza un maggiore movimento nelle figure maschili, sottolineato da Giuseppe che accenna un passo in avanti, e dal giovane in primo piano che rompe una verga con il ginocchio
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Le figure sotto il tempio permettono di stabilire una scala di rapporti che rende il tempio misurabile
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Non è più a base ottagonale, ma ha una base di 16 lati, che lo rende meno pesante e rigido rispetto a quello di Perugino
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La prospettiva, sottolineata dalla pavimentazione della piazza
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Che sorregge il Bambino, che si protende verso il piccolo San Giovannino, inginocchiatosi dinanzi a lui, e prende la piccola croce
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Le gambe sono sorrette da Nicodemo, vestito di rosso e verde e dalla chioma ondulata e mossa dal vento, si inclina in direzione opposta per bilanciare il peso
A destra la Vergine sviene per il grande dolore (raffigura il dolore di Atalanta) ed è sostenuta da tre pie donne
Il suo busto si appoggia su quello di Giuseppe d'Arimatea, vestito d'azzurro e con addosso un turbante
Una di essa le è inginocchiata davanti ed è rappresentata in torsione (simile alla Vergine del Tondo Doni di Michelangelo suo contemporaneo)
Rappresenta degli episodi storici nei quali si evidenziala protezione di Dio alla Chiesa (tema suggerito dallo stesso papa che viene raffigurato due volte all'interno di questi affreschi)
Vengono rappresentati degli episodi riferiti alle vite dei papi con il nome di ''Leone'', si tratta quindi di dipinti realizzati per il nuovo papa Leone X
Sono raffigurate le visualizzazione del Vero, del Bene e del Bello
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Realizzate a Roma, nel Palazzo Apostolico, per papa Giulio II (e anche Leone X)
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Un grandioso edificio classico, che ricorda le terme romane e il progetto bramantesco per la nuova basilica di San Pietro. l'edificio è coperto da delle volte a botte con lacunari in cui si alternano esagoni e rombi (ripresi dalla Basilica di Massenzio)
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A sinistra un soldato, con una torcia, sveglia i suoi compagni indicando loro San Pietro che sta scappando
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Viene anche raffigurato Enea che fugge da Troia in fiamme portando con se il padre Anchise, il figlio Ascanio e la moglie Creusa
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Sono stati aggiunti in un secondo tempo. In origine l'opera doveva rappresentare solo Leone X davanti a una tenda verde (come il ritratto di Giulio II)
Sono Giulio de' Medici (a sinistra) e il futuro papa Clemente VII, ovvero Luigi de' Rossi (a destra)
Il papa è seduto davanti uno scrittoio (obliquo rispetto alla scena= allontana la figura del pontefice) coperto da un tappeto rosso (il colore che domina l'intero quadro). Qui sono presenti un campanello ornamentato e un libro (prima pagina è l'ultima pagina del vangelo di Giovanni, il suo nome di battesimo, e l'ultima pagina di quello di Luca che indica la supremazia)
Nel 1508, su invito di Papa Giulio II, si trasferisce a Roma, dove morirà nel 1520.
che lo descrive come pieno di doti e ricco delle ''più rare virtù dell'animo accompagnate da tante grazia, studio, bellezza, modestia ed ottimi costumi''.
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I volumi erano definiti da un tratteggio ondulato, ad archetti
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Dove, specialmente nel cavallo impennato si può vedere l'influenza di Leonardo
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Dopo la sua prima fase artistica, in cui è molto vicino a Pietro Perugino
Si reca a Firenze, dove conosce Leonardo e Michelangelo
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Rappresenta la Vergine in posa contrapposta (con la gamba destra distesa e quella sinistra piegata, come la Sant'Anna di Leonardo)
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Commissionata da Atalanta Baglioni, che voleva ricordare l'assassinio del figlio Federico e il dolore della nuora Zenobia Sforza
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Essa era già la sede della biblioteca di Giulio II, qui ci si riuniva il tribunale della Curia (Signatura gartiae et Iustitiae)
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In primo piano (sulla scalinata e nello spazio subito successivo alla scalinata) rappresenta tutti i filosofi più importanti dell'Antichità
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Ad alcuni filosofi, Raffaello da il volto di artisti a lui contemporanei (incluso se stesso)
Infine Michelangelo è raffigurato in Eraclito, il filosofo pensoso e solitario che annota qualcosa su un foglio mentre è appoggiato con un blocco di marmo
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Raffaello rappresenta l'episodio, narrato negli Atti degli Apostoli, dove Pietro è stato imprigionato da re Erode ma liberato da un angelo.
Questa scena è rappresentata in tre episodi distinti, separati dalle mura della cella
Così come il sogno di Costantino di Piero della Francesca, anche questo è un notturno
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Raffigura la cessazione dell'incendio divampato a Borgo nel 847 con il semplice gesto di un segno della croce da parte di papa Leone X
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Raffaello pone a confronto la vecchia basilica di San Pietro (sulla sinistra) con l'Antico (gli edifici colonnati, ripresi dal Foro Romano) e l'architettura del 500 (il palazzo dove sta il papa)
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