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LE FIGURE RETORICHE, Gian Paolo de Leo 2^C - Coggle Diagram
LE FIGURE RETORICHE
su cosa agiscono?
Disposizione delle parole (
figure retoriche di posizione
)
Anadiplosi
, dal greco
anadìplosis
,“raddoppiamento”, è la ripetizione della parola finale di un verso all’inizio del verso successivo.
Anafora
, dal greco
anaphéro
, “ripeto”, è la ripetizione di una o più parole nello stesso verso o in versi consecutivi. Se la ripetizione avviene alla fine del verso viene chiamata
epifora
.
Anastrofe
, dal greco
anastrophé
, “inversione”, consiste nell’inversione dell’ordine corrente delle parole.
Asindeto
, dal greco
asýndeton
, “non legato”, consiste nell’assenza di congiunzioni fra due o più parole strettamente legate.
Sono molto simili
Chiasmo
, dal greco
chiàzo
, “dispongo a forma di X", consiste nella disposizione a incrocio di parole o espressioni fra di loro legate per significato e/o struttura grammaticale.
Climax
, dal greco
klîmax
, “scala”, è la collocazione di una serie di parole in crescendo (climax ascendente) o in calando di intensità (climax discendente).
Enumerazione
, dal latino
enumerare
, “numerare”,“contare”, è un elenco di parole collegate per asindeto, cioè senza congiunzioni, o polisindeto, cioè con una sovrabbondanza di congiunzioni.
Figura etimologica
, consiste nell’accostamento di parole diverse ma che derivano dalla stessa radice.
Iperbato
, dal greco
hyperbàino
,“vado dopo”, è l’inserimento fra due o più parole sintatticamente collegate di uno o più elementi che alterano l’ordine naturale della frase.
Poliptoto
, dal greco
polýptoton
,“di molti casi,” consiste nella ripetizione di un termine in una frase o in un verso in forme morfosintattiche diverse.
Polisindeto
, dal greco
polysýndeton
, “dai molti collegamenti”, si ha quando gli elementi di una frase o proposizioni fra loro coordinati sono collegati attraverso la ripetizione di congiunzioni.
Suono
Allitterazione
, dal latino
adlitterare
, “allineare le lettere”, consiste nella ripetizione di suoni o gruppi di suoni uguali in parole diverse.
Omoteleuto
, dal greco
omoiotéleuton
, “che finisce allo stesso modo”, si ha quando due parole vicine terminano nella stessa maniera.
Onomatopea
, dal greco
onomatopoiéo
,“io faccio nome”, consiste nella riproduzione di un suono. Si distinguono in: onomatopea pura, che consiste nella traslitterazione di un suono e dà vita a parole prive di significato e in parola onomatopeica, ovvero sostantivi o verbi dotati di significato proprio che rimandano al suono attraverso i fonemi di cui la parola è composta.
Paronomasia
, dal greco
paronomasía
, “mutamento di nome”, è l’accostamento di parole dal suono simile, ma di significato diverso.
Significato
Adynaton
,dal greco
adýnaton
, “impossibile”, consiste nel parlare di un evento impossibile che ha come condizione una situazione altrettanto impossibile.
Iperbole
, dal greco
hyperbàllo
, “getto oltre”, consiste in un’esagerazione nell’espressione di un concetto.
Metafora
(la più famosa), dal greco
metaphorà
, “trasferimento”, consiste nella sostituzione di un termine con un significato denotativo con uno connotativo, attraverso il trasferimento di significato da una parola a un’altra che abbia con la precedente un legame semantico.
Accanto alla metafora, la
similitudine
, dal latino
similitudo
,“paragone”, istituisce un confronto fra due termini esplicitato dalla presenza di avverbi o locuzioni avverbiali (così…come, al modo di, tale…quale).
L'allegoria
, dal greco
allegoréuo
, “parlo d’altro”, consiste nell’affidare a una scrittura un altro significato che fa riferimento a un patrimonio di conoscenze collettive. È una figura retorica caratteristica dell’età medievale, in cui si cercava di arrivare sempre ad un'interpretazione teologica.
Antitesi
, dal greco
antìthesis
, “contrapposizione”, è l’accostamento di espressioni e concetti in contrasto fra loro.
Ossimoro
, dal greco
oxýmōron
, composto di
oxys
, “acuto”, e
moròs
, “stupido”, è l’accostamento di due parole il cui significato è opposto.
Sinestesia
, dal greco
sunaiszànomai
, “percepisco insieme”, è l’accostamento di due termini afferenti a sfere sensoriali diverse.
Litote
, dal greco
litòtes
, “semplicità”, consiste nell’affermare un concetto negando il suo contrario.
Preterizione
, dal latino
praeterire
, “andare oltre”, consiste nell’enfatizzare un concetto fingendo di volerlo omettere.
Sineddoche
, dal greco
sunekdékhomai
, “metto insieme”, è affine alla metonimia e consiste nella sostituzione del tutto con una sua parte.
Metonimia
, dal greco
metōnymía
, “scambio di nomi”, trasferisce il significato da una parola a un’altra, collegate sul piano logico (concreto per astratto, autore per opera).
Ipallage
, dal greco
hypallàsso
, “scambio”, consiste nel riferire grammaticalmente una parte del discorso a un termine diverso da quello cui si riferisce logicamente.
Analogia
,dal greco
analoghìa
, “corrispondenza”, istituisce una relazione fra due elementi, fuori dal rapporto logico consueto.
Apostrofe
, dal greco
apostrépho
, “mi volgo indietro”. Si ha quando nel testo ci si rivolge direttamente a una persona o a un oggetto utilizzando la seconda persona singolare.
Ellissi
, dal greco
èlleipsis
, “omissione”, “mancanza”, consiste nell’omissione di elementi che la costruzione logico-sintattica richiederebbe ma il senso consente ugualmente di cogliere.
Endiadi
, dal greco
èn dià dyòin
, “uno per due”, consiste nello sdoppiamento di un concetto attraverso due termini di significato affine, che in parafrasi possono essere restituiti con uno solo rinforzato.
Eufemismo
, dal greco
euphemèo
, “dico bene”, consiste nell’uso di una parola o di una perifrasi per attenuare un’espressione che risulterebbe troppo forte, violenta, banale o inopportuna.
Perifrasi
, dal greco
períphrasis
, “discorso fatto con circonlocuzioni”, consiste nella sostituzione di una parola o di una frase breve con un’espressione o una frase più ampi.
Personificazione
, consiste nell’attribuire azioni proprie degli esseri umani a oggetti inanimati.
Prosopopea
, dal greco
prosopopèio
, “personifico”, consiste nell’attribuire la parola a persone defunte, oggetti inanimati, elementi della natura o entità astratte.
Reticenza
(oaposiopesi), è la sospensione di un discorso, che viene interrotto lasciando l’interpretazione al lettore.
Gian Paolo de Leo 2^C