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SCHEMA PAG 36-37 - Coggle Diagram
SCHEMA PAG 36-37
LA DIFFUSIONE POPOLARE DELLA CULTURA
alfabetizzazione
Analfabeti nella popolazione
all’inizio 75%, dopo cinquant’anni 40%
Istituzioni educative per tutto il territorio
anche se non riescono a colmare quei grandi dislivelli, pongono le basi per una cultura nazionale più uniforme e democratica
Manca una lingua parlata comune
si cerca di diffonderne una scritta per l’italiano “medio”, con caratteri burocratici-giuridici e letterari-retorici
L’istruzione elementare inizia a svincolarsi dalla Chiesa
smistamento dei maestri su tutto il territorio
Creati musei, biblioteche, archivi di stato, università
libri e la stampa
Case editrici più importanti per la diffusione del sapere
Barbera, Utet, Zanichelli, Treves
Tra gli anni Sessanta e Settanta nascono i primi grandi quotidiani
“Il Secolo”, “Gazzetta Piemontese”, “Il Corriere della Sera”
La terza pagina acquista un ruolo sempre più rilevante
parlava di temi culturali e letterari, che all’inizio erano concepiti come superflui
Negli anni Ottanta, grazie a questi giornali, si inizia a creare una nuova mondanità letteraria, in particolare con “Cronaca Bizantina”
Stampata da Sommaruga, pubblica autori di punta per un pubblico che vorrebbe far parte di una élite ma comunque sensibile alle sirene delle réclame
Divaricazione tra cultura accademica con le avanguardie, che rivendicavano una identità aristocratica e antidemocratica
GLI INTELLETTUALI AL TEMPO DELL'UNITA' D'ITALIA
funzionari statali, insegnanti, giornalisti
Sistema scolastico e universitario riorganizzato e esteso rispetto al Risorgimento
Nella burocrazia la piccola borghesia basa la propria attività sullo stipendio statale
Gli intellettuali più illustri della seconda metà dell’Ottocento sono spesso professori, come Villari, Lombroso, Ardigò, Carducci, Pascoli, De Sanctis
Nel giornalismo i letterati collaborano attivamente e, a volte, fondano loro stessi dei quotidiani, come Scarfoglio e Serao
letterato divo
La cultura assume caratteri mondani
Principalmente la cultura ha sede a Roma
molti giovani provinciali ci vanno per avere una loro posizione in parlamento, nei giornali e nelle riviste
D’Annunzio è l’esempio di un letterato che non è più professore
si impone sul pubblico, lo asseconda e ne modifica il gusto attraverso moda, media e marketing
Siamo vicini al mondo contemporaneo e all’industria culturale del ‘900