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LA DIFFUSIONE POPOLARE DELLA CULTURA - Coggle Diagram
LA DIFFUSIONE POPOLARE DELLA CULTURA
Negli anni dell'unificazione gli analfabeti erano circa il 75%
In meno di mezzo secolo diventarono solo il 40% Grazie a:
Istituzioni educative comuni a tutta la penisola, costruite dallo stato.
Per esempio l'struzione elementare ha contribuito a:
Gettare le basi per una cultura nazionale più uniforme e democratica
Diffondere un italiano scritto "medio"
Metà burocratico-giuridico e metà retorico-letterario
Smistare i maestri in tutto il territorio italiano
Musei
Archivi di stato
Università
Biblioteche
Tra gli anni sessanta e settanta
Fondate e riaffermate le prime grandi case editrici
Zanichelli a Bologna
Barbera a firenza
Treves a MIlano
Nascono i primi quotidiani
Sui quali acquista un ruolo sempre più importante la "terza pagina" ovvero la pagina dedicata ai temi culturali, in particolare letterari
Questi temi diventano dominanti in alcuni giornali della domenica concepiti come supplementi
"Fanfulla della Domenica"
"Gazzetta piemontese"
"Il Secolo"
"Corriere della Sera"
Negli anni ottanta si afferma una nuova mondanità leteraria
Rappresentata da un periodico come la "Cronaca Bizantina" di Angelo sommariga
Pubblica autori di punta o in rapida ascesa
Si rivolge ad un pubblico che vuole far parte di una raffinata élite.
Divaricazione tra:
Cultura
Accademica specialistica
Scolare
popolare
Movimenti artistici, o militanti all'avanguardia
Identità aristocratica e antidemocratica
Simbolo delle riviste di inizio Novecento