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CRITICA DELLA RAGION PRATICA - Coggle Diagram
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
Polemica contro le altre morali
Kant polemizza contro tutte le morali eteronome, che pongono il fondamento del dovere fuori dall'uomo e fanno scaturire la morale da principi materiali
soggettivi
interni
del sentimento fisico
del sentimento morale
esterni
dell'educazione
della costituzione civile
oggettivi
esterni
la perfezione
interni
la volontà di Dio
La ragione non è solo teoretica, non guida solo l'attività conoscitiva ma anche quella pratica
Scopo: trovare una
legge morale
universale
,
incondizionata
e
necessaria
Principio pratico
:
regola morale generale sotto cui stanno numerose regole pratiche particolari
Massima
:
prescrizione soggettiva
Imperativo
:
prescrizione oggettiva
Ipotetico
:
prescrizione pratica condizionata
Categorico
:
legge pratica incondizionata
Solo l'imperativo categorico può essere una legge morale, valida incondizionatamente per tutti gli uomini
Deve essere rispettata per dovere e non per un altro fine
Il
rispetto
è l'unico sentimento a cui Kant riconosca diritto di cittadinanza nella sua etica, essendo suscitato dalla legge morale stessa.
Il rispetto nasce solo di fronte all'uomo che incarna la legge morale
Postulati
:
presupposti di un intento pratico che attribuiscono una realtà oggettiva alle Idee della ragione e giustificano concetti di cui non si potrebbe sostenere la possibilità
Dio
:
per adeguare la felicità dell'uomo ai suoi meriti
Immortalità dell'anima
:
unico strumento per garantire all'uomo un tempo infinito per raggiungere l'ideale di Sommo bene
Libertà
:
è in grado di spiegare l'esistenza della legge morale; il darsi del dovere mi dice che io sono libero