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NICCOLÒ MACHIAVELLI
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NICCOLÒ MACHIAVELLI
VITA
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Anni del cancellierato
Viene nominato segretario della seconda cancelleria.
Nel 1502 Pietro Soderini gli affidò vari incarichi diplomatici.
Con il ritorno dei Medici a Firenze venne condannato al confino.
Anni della scrittura
Nel 1513 viene arrestato e torturato. Una volta liberato si ritirò a vita privata dedicandosi alla composizione delle sue opere maggiori. Approfondì gli studi umanistici e si dedicò anche al teatro. Nel 1520, sotto commissione del cardinale Giulio de' Medici, scrisse Istorie fiorentine.
Ultimi anni
Con l'elezione a papa di Giulio de' Medici (Clemente VII), Machiavelli riassunse importanti incarichi militari e diplomatici. Il nuovo governo lo allontanò da tutti gli uffici e Machiavelli morì, malato e amareggiato, il 21 giugno 1527.
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LE COSTANTI LETTERARIE
La politica come guerra
Dalle esperienze diplomatiche in Germania e in Francia, Machiavelli capì che la politica si risolveva in una prova di forza (come in guerra). Per sopravvivere uno Stato doveva disporre di istituzione solide, truppe affidabili e notevoli risorse finanziarie.
Il metodo induttivo
Per Machiavelli il modo di agire in campo politico andava dedotto sulla base delle analogie tra presente e passato.
Politica e morale
Machiavelli afferma che per il bene dello Stati fosse legittimo l'impiego di mezzi "immorali" e che il principe deve essere più spietato e malvagio dei suoi sudditi.