Vita dei campi (1880), raccoglie novelle in cui è descritto il mondo della campagna siciliana e la sua vitalità originaria. I personaggi di questi racconti sono estranei alle situazioni artificiali della vita cittadina e risultano dominati da passioni elementari. È un mondo fuori dalla storia, fondato sulla ripetizione di ritmi sempre uguali, fatto di lavoro, miseria, violenza, gerarchie, egoismi e codici di comportamento immutabili. La voce popolare narrante spesso descrive i personaggi con sarcasmo e aggressività, creando un contrasto con la tragicità delle vicende narrate.