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Musica (pedagogia musicale) Concorso scuola 2020, Funzioni della musica,…
Musica
(pedagogia musicale)
Concorso scuola 2020
Obiettivi dell'educazione musicale
Indicazioni nazionali
Musica a scuola
Prezioso strumento di interpretazione del reale
Coglie lo spirito delle varie epoche
E' più semplice comprendere le dinamiche storico-sociali se si inquadrano anche nell'ottica dell'emozione
Contatto con altre culture (tradizioni extra-europee)
Arricchimento
Superamento dei pregiudizi etnocentrici
Dvorak, Bartok, Gershwin...
Aspetti culturali più importanti della tecnica strumentale
Due momenti
essenziali
Ascolto
Ricezione del messaggio musicale
Fruizione consapevole
L'ascolto
Tramite l'ascolto si acquisiscono i codici per la comprensione dei testi musicali
Primo passo:
discriminazione tra suoni e rumori
La formazione dell'intelligenza musicale è
precedente a qualsiasi intervento educativo
, si modella su esperienze di ascolto non guidato
Successivamente:
educazione musicale
Ascolto
ambientale
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Ascolto
emotivo
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Ascolto
razionale
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Sviluppo dell'intelligenza musicale
Analisi del linguaggio musicale
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Nella scuola secondaria di primo grado l'obiettivo è lo
sviluppo delle abilità linguistiche
, la capacità di comunicare usando tutti i linguaggi esistenti
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Espressione-comunicazione
Produzione, pratica musicale
Esplorativa, compositiva, esecutiva
Coro e musica d'insieme (in particolare)
Sviluppo della musicalità
Modelli teorici della didattica musicale
Emile Jacques-Dalcroze (1865-1950)
Professore di solfeggio e armonia al Conservatorio di Ginevra
Riteneva incongrui e troppo astratti i metodi di insegnamento di solfeggio e armonia della sua epoca, intese come discipline
puramente teoriche
I suoi allievi erano
bravi sulla carta
ma mancavano di
orecchio interno
, non riuscivano ad immaginare suoni e intervalli
Rileva la difficoltà dei bambini ad imparare le figurazioni ritmiche in termini di divisione matematica
Necessità di associare alla comprensione del fenomeno ritmico una
attività corporea
Ritmo presente in tutti i momenti della vita dell'uomo
Sviluppo di una memoria muscolare
Vicino alla nostra esperienza sensibile
Didattica efficace nell'affinamento delle facoltà percettive ma poco considerata in ambito accademico
Esistono pochi manuali in grado di spiegare dettagliatamente come articolare le esperienze ritmiche o le improvvisazioni
Didattica di tradizione orale/semi-orale
In realtà la didattica Dalcroze è molto blindata e richiede docenti formati specificatamente
Carl Orff
(1895-1982)
Musica elementare
, intesa come
vicina alle origini
Scopo: porre il discente nella condizione di produrre un evento musicale non eccessivamente strutturato ma completo
Melodia
Tessiture armoniche
Ritmo
Strumentazione
Precise tipologie di
repertorio e strumentazione
Strumentario Orff
Strumenti in cui i problemi legati alla tecnica esecutiva fossero ridotti all'essenziale
Lamine mobili di legno o metallo (xilofoni o vibrafoni)
Vari idiofoni quali crepitacoli, tamburelli, baschi, cimbali...
Contatto con le teorie di Dalcroze
Movimento
Ritmica
Recupero di brani di
origine popolare
, affiancati ad
altri composti
assieme alla compositrice Gunild Keetman
Scala pentafonica minore
Gamma originaria comune a molte civiltà
Zoltán Kodály
(1882-1967)
Ampia ricerca musicale condotta assieme a Béla Bartók sul
repertorio vocale e strumentale ungherese
Importanza dello studio dei canti popolari per l'apprendimento musicale
Conoscenza della propria
lingua musicale materna
Didattica che incontra una ricettività maggiore
Semplicità formale e maggior forza di impatto emotivo
Completezza del canto
Influsso benefico sul controllo dell'emotività
Favorisce la socializzazione
In Italia al giorno d'oggi il repertorio popolare è forse il meno frequentato dai giovani
Solmisazione
o
Sistema del do mobile
Sistema semplificato di lettura dei solfeggi cantati
Le note non vengono chiamate con il loro nome ma definite in rapporto alla tonica, chiamata convenzionalmente
do
nel modo maggiore e
la
nel modo minore
Riprende il sistema medievale in cui le sillabe non corrispondevano ad altezze determinate ma stabilivano un
rapporto di altezza relativo
Questo si scontra con la necessità di abituare l'orecchio a percepire quanto più è possibile le altezze assolute dei suoni abbinandovi i nomi effettivi delle note
Molti lo propongono come metodo da impiegare solo nelle fasi iniziali
Agevola l'individuazione degli intervalli
Prescinde da una salda conoscenza dell'impianto tonale
Chironimia
Associazione ai vari gradi della scala di una posizione della mano
Rafforzamento della memoria uditiva attraverso la relazione tra suoni e gesti
Edgar Willems
(1890-1978)
Centra le sue teorie sull'
educazione dell'orecchio
L'oreille musicale
, opera pubblicata con una prefazione di Dalcroze
Prima fase:
Udire
, l'orecchio deve essere in grado di distinguere con sempre maggiore precisione tutte le differenze tra un suono e l'altro
Registro
Altezze
Timbro
Livelli dinamici
Uso del
carillon infratonale
Lamine metalliche di uguale dimensione che riproducono i nove microtoni da do a re
Il bambino, con il solo ausilio dei suoni, dovrebbe smontare e rimontare lo strumento nelle fasi ascendente e discendente, affinando la sua capacità di selezionare i suoni secondo le diverse altezze
Seconda fase:
Ascoltare
, presume un'educazione di tipo emotivo che tenga conto delle sensazioni che l'evento musicale produce
Terza fase:
Intendere
, educazione all'analisi in senso tecnico
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Progettazione curricolare
Tassonomie
Bloom
Valutazione
Capacità di esprimere giudizi seguendo criteri di coerenza logica (interni) o giudizi di esperti (esterni)
Sintesi
Capacità di raccogliere i contenuti appresi per produrre nuove strutture
Analisi
Capacità di scomporre gli elementi di un contenuto e di individuare le relazioni tra le parti
Applicazione
Capacità di utilizzare ciò che è stato appreso per risolvere altri problemi e per affrontare nuove situazioni
Comprensione
Capacità di conoscere ciò che viene comunicato senza stabilire relazioni
Conoscenza
Capacità di riconoscere un contenuto nella forma in cui è stato presentato
Consente di
misurare
il livello di apprendimento, di conoscenza e di comprensione in
sei momenti
:
Guilford
Processo cognitivo
Operazioni
(attività mentali)
Cognizione
Valutazione
Memoria
Pensiero divergente
Pensiero convergente
Prodotti
(risultati dell'apprendimento)
Implicazioni
Unità
Trasformazioni
Classi
Sistemi
Relazioni
Contenuti
(materiale per le Operazioni)
Comportamentali
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Semantici
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Simbolici
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Figurativi o percettivi
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Ambiti
Sociale
Disponibilità a definire il proprio rapporto con la società
Disponibilità a partecipare agli eventi collettivi
Disponibilità ad organizzare e progettare i propri interventi
Disponibilità a collaborare
Psicomotorio
Capacità di comunicare con il gesto (linguaggio gestuale)
Padronanza delle capacità percettive e fisiche, destrezza
Padronanza dei movimenti di base
Affettivo
Organizzazione coerente dei propri atteggiamenti
Formulazione di un'opinione su di esso
Valorizzazione dello stimolo
Reazione ad esso
Individuazione dello stimolo ambientale (interesse)
Cognitivo
Analisi, sintesi, valutazione (giudizio)
Individuazione degli aspetti pratici che esso rappresenta
Comprensione di esso
Conoscenza di un evento
Obiettivi di sviluppo
individuale, organizzati
in sequenza
Per facilitare la programmazione è possibile per l'insegnante elaborare una tassonomia generale che tenga conto di tutte le dimensioni della personalità dell'allievo
La musica consente di raggiungere obiettivi cognitivi, affettivi, psicomotori e sociali
Formazione globale della personalità
Competenze
Trasposizione delle varie forme di linguaggio nel linguaggio musicale
Grafico
Motorio
Verbale
Realizzazione di
modelli musicali
, loro riproduzione e variazione strutturale
Attività
espressivo-creative
Pratica corale e strumentale
Danza
Esercizi ritmici
Rilevazione ed
analisi dei fenomeni acustici
della realtà quotidiana
Organologia
Orchestra
Solisti accompagnati da basso continuo e strumento a tastiera
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Banda
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Orchestra da camera
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Orchestra sinfonica
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Nel teatro greco era lo spazio compreso tra la scena e l'anfiteatro, dove il coro danzava davanti all'altare di Dioniso
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Voce umana
Classificazione delle voci
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Muta della voce
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L'aria, entrata dal naso o dalla bocca, invade la cassa toracica che, contraendosi, spinge l'aria stessa mediante l'azione dei polmoni e del diaframma, nella laringe contro le corde vocali che vengono poste in vibrazione
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Per metà
a corde
e per metà
a fiato
Aerofoni
A fiato
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A mantice
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Idiòfoni o Autòfoni
A sfregamento
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A pizzico
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A scuotimento
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A percussione
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A urto
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Membranofoni
...
Tamburello basco
Tamburo
Grancassa
Timpano
Cordofoni
Corde strofinate (ad arco,
archi
)
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Corde percosse
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Corde pizzicate
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Strumenti classificati da Curt Sachs (1881-1959) nel 1914 secondo la
natura del corpo elastico
Ritmi fisiologici
Suoni dell'ambiente naturale
Prerequisiti musicali
Canto
Creatività
Capacità di esprimersi mediante il linguaggio musicale
Attribuzione di codici ai pensieri
Introspezione
Superamento inibizioni
Personalità
Capacità di porsi in ascolto
Preferenze musicali
Interessi
Capacità di imitazione
Caratteristiche della voce
Funzionalità globale degli organi respiratori e delle corde vocali
Capacità respiratoria
Percezione sensoriale
Senso del ritmo
Indispensabile
Dimensione spazio-temporale degli eventi sonori
Memoria uditiva
Discriminazione uditiva
Durata
Perdurare del suono
Timbro
Qualità del suono, colore
Intensità
Ampiezza dell'onda sonora
Altezza
Frequenza della vibrazione
Sensibilità uditiva
Soglia uditiva
Capacità di avvertire lievi stimolazioni nel silenzio totale
Ascolto biauricolare
Provenienza del suono
Funzionalità degli organi uditivi
Le abilità, le capacità e le attitudini psicomotorie e sensoriali che l'allievo deve possedere per potersi giovare degli interventi didattici
Obiettivi di apprendimento
al termine della classe terza della scuola
secondaria di primo grado
Traguardi
per lo sviluppo delle competenze al termine della
secondaria di primo grado
Partecipa in modo
attivo
alla realizzazione di
esperienze musicali
attraverso
l'esecuzione e l'interpretazione
di brani appartenenti a generi e culture differenti
Utilizza
diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali
E' in grado di
realizzare
, anche attraverso
l'improvvisazione
o partecipando a processi di
elaborazione collettiva
,
messaggi musicali e multimediali
, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, usando anche sistemi informatici
Comprende e valuta
eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali
Integra con altri saperi
e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di
appropriati codici e sistemi di codifica
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali
di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche
Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali
, utilizzando sia strutture aperte sia semplici schemi ritmico melodici
Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti
elementi costitutivi del linguaggio musicale
Elementi del linguaggio musicale
Ritmo
L'orine della successione dei suoni
Cadenza ritmica presente anche nel parlato, nel movimento, nella vita della natura e del cosmo
Uso del metronomo, indicazioni per il numero di battiti al minuto, fu
Beethoven
il primo
Accentazione
Quaternario
Quinario
Ternario
...
Binario
Melodia
Successione di suoni di altezza e durata diverse, con un senso musicale compiuto
Discorso musicale
I suoni sono le lettere
Le pause sono la punteggiatura
Periodi, frammenti di pensiero musicale, composti da frasi ecc...
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Timbro
Il colore del suono, ciò che le varie tonalità del colore sono per la pittura
Dinamica
La graduazione dell'intensità sonora
Dinamica
statica
: contrasto tra piano e forte
Dinamica
di transizione
: crescendo e diminuendo
Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico
opere d'arte musicali
Progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche
quali danza, teatro, arti visive e multimediali
Decodificare e utilizzare la
notazione tradizionale e altri sistemi
di scrittura
Notazione
Tradurre in segni grafici i suoni permette di trasmettere la musica a distanza di spazio e/o tempo
Fino all'Ottocento la scrittura era l'unico mezzo di trasmissione dell'opera musicale
Notazione greca
Primo sistema di notazione musicale, due tipi
Krusis, alfabeto fenicio, per la musica strumentale. Le lettere erano dritte, coricate o rovesciate a seconda se indicavano una nota naturale, un quarto o mezzo tono più in alto
Lexis: alfabeto greco maiuscolo, musica corale
In uso fino a tutto il Medioevo, all'alfabeto greco venivano spesso sostituite lettere dell'alfabeto latino (dalla A alla G)
Sistèma
, successione di suoni in senso discendente
Harmonia, 8 suoni, due Tetracordi
Teleion, 16 suoni, due Harmoniai
Tetracordo, 4 suoni
Importante come la nostra
ottava
All'interno dei vari Sistemi gli intervalli di tono, semitono e quarto di tono potevano avere posizioni diverse, determinando i vari generi
Cromatico
Enarmonico
Diatonico
Particolari effetti sullo stato d'animo
Notazione medioevale
VI-VII secolo: riordino del repertorio liturgico da parte di San
Gregorio Magno
Per la voce si passa dalla notazione alfabetica a quella neumatica, sempre più stilizzata, per gli strumenti si mantengono le lettere maiuscole dell'alfabeto latino
Piccole linee derivate dagli accenti, rivolte in su e in giù, disposte sopra e sotto il rito o sopra le sillabe delle parole, aiutavano in maniera approssimativa a ricordare il movimento ascendente o discendente della voce (gli allievi dovevano conoscere a memoria tutto il repertorio
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Nascita dei modi ritmici
Longa e brevis
Ligaturae con i segni dei neumi
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Lunga trasformazione fino al XVII secolo, dove si delinearono altre figure oltre a Longa e Brevis (Maxima, Semibrevis, Minima, Semiminima, Fusa, Semifusa)
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La musica ha raggiunto un tale livello di complessità da rendere impossibile agli autori coordinare i suoni senza scrivere
Orientare la
costruzione della propria identità musicale
, ampliarne l'orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità fornite dal contesto
Accedere alle
risorse musicali
presenti
in rete
e utilizzare
software specifici
per elaborazioni sonore e musicali
Educazione dell'orecchio
musicale
Memorizzazione dei fatti sonori
Discriminazione dei vari aspetti sonori
Ritmo
Melodia
Armonia
Forma
Senso ritmico
Gestualità libera
Danza
Analisi del suono
Altezza
Intensità
Timbro
Durata
Conoscenza della
notazione
Corrispondenza tra segno e suono
Lettura dell'opera musicale
Educazione all'ascolto
Affinamento del gusto
Analisi
Scoperta degli autori più significativi
Produzione espressivo-creativa
Canto corale
Variazione su ritmi e musiche note
Pratica strumentale
Riproduzione di modelli musicali prefissati
Creazione di modelli musicali nuovi
Il docente può e deve tener conto delle preferenze musicali degli allievi
Repertorio vasto
Incoraggiare la produzione personale
Variazione su temi noti
Creazione di musiche nuove e canzoncine
Stimolo alle capacità creative
Alto rigore logico-matematico
Pulsione creativa
Sviluppa tutte le componenti intellettuali ed emotive dell'individuo
Capacità analitica
Senso estetico
Espressione
dell'emotività
Formalizzazione simbolica delle emozioni mediante il contatto con l'opera d'arte
Abilità
comunicative
Senso di appartenenza
Interazione tra culture diverse
Ragionamento logico e inferenziale
Immaginazione e fantasia
Sviluppo globale della personalità
Benessere psicofisico
Prevenzione del
disagio
Componenti percettivo-motorie
Componenti cognitive e affettivo-sociali
Capacità di rappresentazione simbolica della realtà
Pensiero flessibile
Intuizione
Creatività
Capacità di cogliere significati, mentalità e modi di vita della comunità
Presa di coscienza della propria appartenenza ad una tradizione culturale
Conoscenza, confronto e rispetto di altre tradizioni culturali
Musica come linguaggio non verbale
Importanza dell'interdisciplinarietà
Forma di comunicazione
al pari della lingua
Abilità di ricezione
Abilità di produzione
Continua interazione tra teoria e pratica
Nozioni teoriche
Attività produttive
Esecuzione
Educazione all'ascolto
Riflessione storica
Disciplina
a carattere linguistico
Non crea strumentisti professionisti (non professionalizzante)
Non è un diletto sensoriale
Non si limita al nozionismo
Trasmissione della
grammatica musicale
come corpus di nozioni già ben strutturato
Sviluppo della
musicalità
Percezione del linguaggio musicale
Schema comportamentale
costitutivo della personalità e universale
Dote
innata
: si sviluppa in rapporto alla cultura di riferimento e alle esperienze anche non formali
Funzioni della musica
Funzione
critica
Orientamento consapevole nell'universo dei messaggi
Controllo delle funzioni comunicative
Selezione delle informazioni
Funzione
affettiva
Socializzazione
Appartenenza
Partecipazione attiva
Funzione
culturale
Visione unitaria del sapere
Partecipazione al patrimonio culturale
Funzione
conoscitiva
Trarre informazioni difficilmente raggiungibili attraverso altri canali
Funzione
comunicativa
Funzione
estetica
Anche nell'espressione personale
Funzione
cognitiva
Caratteristiche fisiche
del suono
Timbro
La qualità del timbro dipende anche da quantità e qualità degli
Armonici
Oscillazione simpatica o
Risonanza simpatica
Battimenti
Fenomeno analogo all'interferenza
Due suoni in concordanza di fase ma non uguali (perché ad es. non perfettamente accordati)
Istante per istante si troveranno in opposizione di fase e in concordanza di fase, dando origine ad un suono percepito con rinforzi e indebolimenti periodici
Nell'organo il fenomeno dei battimenti può essere
attivato
per ottenere specifici effetti
Interferenza
Due onde sonore con la stessa frequenza
Discordanza di fase (la seconda vibrazione nasce al decrescere della prima)
La risultante dei due moti vibratori sarà nulla
Concordanza di fase (iniziano a vibrare nello stesso istante)
Il suono risultante sarà di ampiezza doppia
Mettendo in vibrazione un suono si innescano fenomeni vibratorii in corpi elastici vicini, capaci di vibrare alla stessa frequenza
Principio sfruttato nell'antichità
Cassa armonica: a vibrare per simpatia è l'aria all'interno
Es. Strumenti con corde aggiuntive che non vengono poste in vibrazione ma, opportunamente accordate, vibrano per simpatia
Anche per frequenze diverse ma solo se il secondo suono è un armonico del principale
Determinati dal frazionamento del corpo sonoro durante la vibrazione
Zarlino
scopre che gli armonici hanno una sequenza sempre uguale rispetto al suono principale
Grande contributo alla trasformazione da polifonia contrappuntistica ad armonia (concezione orizzontale, concezione verticale)
Suono principale
Seconda minore
Ottava superiore
Seconda maggiore
Quinta giusta rispetto al secondo
Terza minore
Quarta giusta
Terza maggiore
Suoni secondari spesso impercettibili che vibrano insieme al suono fondamentale
Il suono non esiste allo stato puro
ma è sempre il prodotto di una serie di vibrazioni concomitanti
Detti anche
Concomitanti
o
Ipertoni
Differenze di timbro si possono avere anche per strumenti apparentemente uguali
Qualità produttiva
Qualità dei materiali
Permette di distinguere la fonte sonora, anche a parità di altezza ed intensità
Acustica
Il suono è dato dalle vibrazioni regolari emesse da un corpo elastico (tutto ciò che in natura, sottoposto a forza esterna, vibra)
Il numero di vibrazioni emesse da un corpo elastico è inversamente proporzionale alla sua lunghezza
L'
aria
è il mezzo elastico tramite il quale si diffonde il suono
Fenomeni di riflessione del suono
Risonanza
Percezione confusa
Analogo all'eco ma la distanza è inferiore ai 17 metri
Eco
Percezione di due suoni distinti l'uno dall'altro
L'ostacolo è ad almeno 17 metri e torna alla fonte
L'onda si imbatte in un ostacolo
Onde di forma sferica
Le vibrazioni si trasmettono propagandosi in tutte le molecole vicine, fino alla saturazione dell'ambiente circostante
Parte dell'energia si perde (si trasforma) quindi man mano che ci allontaniamo da una fonte sonora le onde si affievoliscono
Più sono vicine le molecole più il suono si propaga velocemente
Nell'aria il suono si propaga per 340 metri al secondo, ad una temperatura di 15°C
Un aumento di temperatura o pressione aumenta la velocità di propagazione
Corpi elastici
Piastre
Lamine di legno o metallo
Vibrazione mediante percussione
Corde
Acquistano elasticità se messe in tensione tra due punti estremi (nodi)
La corda assume la forma di un fuso, la maggiore perturbazione si avvertirà in prossimità del ventre (centro)
Sfregamento
Pizzico
Percussione
Membrane
Pelli di animali o sintetiche, tese
Vibrazione prevalentemente tramite percussione
Aria
Diviene corpo sonoro se introdotta in un tubo, con almeno una delle due estremità in comunicazione con l'esterno, determina fasi alterne di compressione e rarefazione della colonna di aria in esso contenuto
Il ventre è all'estremità dove avviene la compressione, il nodo all'estremità opposta (se chiusa)
Il movimento vibratorio è composto da
Nodi
: punti in cui non vi è movimento vibratorio
Ventri
: punti di massima ampiezza
Caratteristiche delle vibrazioni
Periodo
: la durata di ogni movimento vibratorio, andata e ritorno
Ampiezza
: spostamento del corpo elastico durante la vibrazione
Frequenza
: numero delle vibrazioni prodotte nell'unità di tempo
Intensità
Dipende da diversi fattori spesso concomitanti
Ampiezza delle vibrazioni
Distanza dalla fonte sonora
Grado di forza con cui si rimuove l'elemento dallo stato di quiete
Permette di distinguere suoni più o meno forti
Altezza
Suoni udibili dall'uomo: dalle 32 alle 40.000 vibrazioni
Sotto: infrasuoni
Sopra: ultrasuoni
E' direttamente proporzionale alla frequenza delle vibrazioni
Il Do basso vibra a 131 herz, il Do centrale a 262, esattamente il doppio
Unità di misura Hz (Herz)
Permette di distinguere suoni acuti e gravi