IL SAPERE
“SAPERE” e “CONOSCERE” in latino corrispondono a scio, da cui deriva il sostantivo scientia
Il verbo si riferisce
Alla conoscenza teorica, legata a questioni scientifiche e filosofiche
Alla conoscenza pratica, che nasce dall’esperienza
Aggettivo scitus
Il contrario di scio è nescio (significa “ignorare”)
Un sinonimo di scio è novi (indica una conoscenza che deriva dall’apprendimento)
L’opposto di novi è ignoro (significa “non sapere” per mancanza di esperienza, o per non essersi accorti di qualcosa)
La conoscenza passa anche attraverso la percezione
Contrapposizione tra
Intelligo (“rendersi conto”, con l’intelligenza, che la vita passa)
Sentio (“accorgersi”, percepire con i sensi che è passata)
Il sapere scientifico è frutto di un’indagine condotta sui fenomeni naturali
quaero (“cercare di sapere”, anche ponendo delle domande, da cui il valore frequente di “chiedere”)
Deriva il sostantivo quaesito
Un verbo chiave dell’indagine scientifica e filosofica è contemplor (originariamente appartiene alla sfera religiosa)
Contemplatio (“contemplazione”)
Motore dell’indagine scientifica è la curiositas suscitata dai fenomeni naturali
La conoscenza in sé non è sinonimo di saggezza
Sapio “essere saggio”, da cui sapientia (“saggezza”, “filosofia”) e sapiens (“il saggio”) in origine non era un verbo intellettuale, ma significava “avere sapore o odore”
Solo in seguito passa a significare “avere buon senso”, “capire”