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CORRENTE ELETTRICA, https://www.youtube.com/watch?v=g73iv9oA5i0, image,…
CORRENTE ELETTRICA
Indica un moto ordinato definito operativamente come la quantità di carica elettrica che attraversa una determinata superficie nell'unità di tempo. Il suo verso è quello in cui si muovono le cariche positive e l'unità di misura è l' ampere ( 1A= 1C/1s)
La formula per il calcolo dell'intensità di corrente è:
i (A) = delta Q (C) / delta t (s)
La corrente elettrica passa attraverso circuiti elettrici, i quali si definiscono come un insieme di conduttori connessi tra loro e collegati a un generatore
Circuito chiuso: è un circuito in cui non vi sono interruzioni nel percorso delle cariche. Pertanto in tal caso la corrente scorre in maniera costante. Le cariche si muovono da punti a potenziale più alto (polo +) verso punti a potenziale più basso (polo -).
Circuito aperto: è un circuito nel quale non è possibile alcun flusso di corrente fra due suoi punti che normalmente sono collegati metallicamente, come avviene quando si spezza un conduttore o si apre un interruttore. La tensione che si manifesta tra i due punti in cui il circuito è aperto si chiama tensione a vuoto
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Un generatore elettrico è un bipolo che mantiene una corrente elettrica fra i suoi capi, definiti come poli, di cui uno positivo (+) e l' altro negativo (-)
Un generatore si definisce reale quando mantiene una tensione costante o costantemente oscillante entro certi limiti.
In questo caso la fortza elettromotrice fem risulta pari alla differenza di potenziale ai caapi del generatore quando il circuito è aperto. Essa è definita dal prodotto tra la resistenza interna r e la corrente di corto circuito icc: fem (V) = r (ohm) x icc (A)
Un generatore si definisce ideale quando è capace di mantenere tra i suoi capi una differenza di potenziale costante.
In tal caso la forza elettromotrice fem risulta essere pari alla differenza di potenziale che il generatore mantiene ai propri estremi. Essa è definita dal rapporto tra il lavoro Wg compiuto dal generatore per spostare una carica q al suo interno e la stessa carica q: fem (V) = Wg (J) / q (C)
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Resistività: è una proprietà che dipende dal materiale con cui è fatto il filo. Per alcuni metalli come il mercurio, la resistività si annulla al di sotto di una temperatura critica Tc, da cui ha origine la superconduttività. Di norma, la resistività aumenta al crescere della temperatura pt = p293 x [ 1 + a (coefficiente) x delta T (K)
2° legge di Ohm. la reistenza R di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza l e inversamente alla sua area trasversale A: R (ohm) = p (ohmxm) [ l (m) / A (m2) ]
Effetto Joule: un conduttore metallico percorso da corrente elettrica si scalda perchè gli ioni del reticolo cristallino assorbono, attraverso gli urti, l' energia cinetica degli elettroni accelerati dalla forza elettrica. Ogni elettrone nel metallo ha velocità di deriva vd, ovvero una velocità media per cui: i (A) = e (C) x n x A (m2) x vd (m/s)
La scarica di un condensatore è conseguenza dell' effetto Joule, essendo tutta l' energia conservata nel condensatore dissipata nel resistore proprio per tale effetto. Risulta dunque:
i (A) = - [ fem (V) / R (ohm) ] e^ - t (s) / RC
La carica di un condensatore è una conseguenza dell' effetto Joule, essendo metà dell' energia erogata dal genratore e conservata nel condensatore e l'altra metà dissipata nel resistore. Risulta pertanto: i (A) = [fem (V) / R (ohm ] x e^ -t (s) / RC
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Effetto Volta: mettendon a contatto due metalli, tra di essi si stabilisce una differenza di potenziale elettrico uguale alla differenza, cambiata di segno, tra i rispettivi potenziali di estrazione.
Effetto fotoelettrico: è l' estrazione di elettroni ottenuta illuminando il metallo con luce di tipo opportuno
Effetto termoelettrico: se le due giunzioni di un circuito formato da due metalli sono mantenute a temperature diverse , nel circuito passa una piccola corrente.
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