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COSTITUZIONE E SCUOLA
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COSTITUZIONE E SCUOLA
Artt. 9, 33 e 34
ART. 9, COMMA 1: Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Stato italiano = Stato di cultura. Deve farsi carico della promozione culturale fra i suoi cittadini.
ART. 33, COMMA 1: L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. Si parla quindi di libertà di insegnamento.
Libertà di insegnamento dei docenti consiste: - libertà di manifestare il proprio pensiero. - libertà di professare tesi o teorie degne di accettazione. - libertà di applicare il proprio metodo di insegnamento.
Relativamente ai metodi e ai contenuti si parla di autonomia didattica: D. LGS. 297/1994 TESTO UNICO SCUOLA. Ai docenti è garantita libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. L'insegnamento deve rispettare: il buon costume, l'ordine pubblico, la pubblica incolumità, le norme costituzionali e gli ordinamenti della scuola, coscienza morale e civile degli alunni.
ART. 33, COMMA 2: La Repubblica detta le norme generali dell'istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Ma l'istruzione NON è monopolio dello Stato: esistenza di scuole non statali che rispetta il principio costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero.
ART. 33, COMMA 4: prevede la possibilità di equiparare gli studi compiuti negli istituti privati.
L.10 MARZO 2000, N.62: LEGGE SULLA PARITA' SCOLASTICA. Garantisce quindi un sistema nazionale misto (scuole statali + non statali). L'art. 1, comma 2 della suddetta legge stabilisce i requisiti di qualità ed efficacia in base a cui una scuola privata può essere parificata ad una statale.
Requisiti: 1. Progetto educativo in linea con la Costituzione. 2. Piano offerta formativa conforme alle disposizioni vigenti. 3. Pubblicità dei bilanci. 4. Locali e attrezzature conformi alle norme vigenti. 5. Organi collegiali improntati alla partecipazione democratica. 6. Possibilità di iscrizione per tutti presso l'istituto. 7. Applicazione norme per l'inserimento di alunni con disabilità o in condizioni di svantaggio. 8. Costituzioni di corsi completi. 9. Docenti forniti di abilitazione. 10. Rispetto dei contratti collettivi nazionali di settore.
Il Ministero ha il compito di verificare che tali requisiti vengano rispettati. Le scuole che non intendono chiedere riconoscimento sono inserite in elenchi regionali: la frequenza costituisce l'assolvimento all'obbligo di istruzione ma non rilascia titoli di studio aventi valore legale.
ART. 34, COMMA 1: LIBERO ACCESSO ALL'ISTRUZIONE SCOLASTICA. Potere-dovere di ogni cittadino di frequentare i gradi di istruzione obbligatoria: il diritto allo studio è tra i diritti fondamentali dell'uomo. La Repubblica ha il compito di garantire l'estensione a tutti dell'offerta d'istruzione per realizzare il principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione (a sua volta suddiviso in uguaglianza formale e sostanziale)
ART. 34, COMMA 2 OBBLIGATORIETA' E GRATUITA' DELL'ISTRUZIONE DELL'OBBLIGO
D. LGS. N. 76, 15 APRILE 2005 (contro la dispersione scolastica): obbligo scolastico sancito dalla Costituzione ampliato come diritto all'istruzione e formazione e dovere per almeno 12 anni. In questa prospettiva quindi la formazione oltre ad essere un diritto soggettivo di tutti i cittadini si configura anche come dovere sociale
L. 269/2006: obbligo scolastico previsto dalla Costituzione portato da 8 a 10 anni. All'art. 7 si predispone anche un meccanismo sanzionatorio a fronte di eventuali inadempimenti. Responsabili dell'adempimento sono i genitori e coloro che ne fanno le veci. Hanno il compito di vigilare quanto stabilito: il Sindaco del comune, i Dirigenti scolastici, i servizi per l'impiego.
Tale legge oltre a rendere obbligatoria per 10 l'istruzione, si pone in linea con quanto stabilito dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente.
Di conseguenza l'obbligo di istruzione deve consentire l'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti dai curricola.
D.M. 139/2007: REGOLAMENTO SUL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE. Vengono fornite le indicazioni sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere indipendentemente dal tipo di scuola frequentata.
Individuazione di 4 assi culturali: 1. asse dei linguaggi; 2. asse matematico; 3. asse scientifico tecnologico; 4. asse storico-sociale
ART. 34, COMMA 3, 4: DIRITTO ALLO STUDIO. I capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi economici hanno il diritto di raggiungere i gradi più altri dell'istruzione. La Repubblica ha il dovere di rendere effettivo questo diritto.
D. LGS. 13 APRILE 2017, N.63: attuazione della Buona scuola. Obiettivo: garantire su tutto il territorio l'effettività del diritto allo studio. Riorganizzazione delle prestazioni per il sostegno allo studente + potenziamento Carta dello Studente + istituzione del Fondo unico per l welfare dello studente.