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3CBrembilla-Sebastian-Casella Le mafie in Italia e Don Pino Puglisi -…
3C
Brembilla-Sebastian-Casella Le mafie in Italia e Don Pino Puglisi
Pino Puglisi
Nacque il 15 settembre 1937 a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, cortile Faraone,
Il padre, Carmelo, era un calzolaio, e la madre, Giuseppa Fana, era una sarta. Nel 1953, a 16 anni, entrò nel Seminario arcivescovile di Palermo.
Nel 1953 entra nel seminario e il 2 luglio 1960 sarà ordinato prete.
Nel 1961 diventa vicario presso una parrocchia nela borgata di Settecannoli, ed in seguito rettore della Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi.
Nel 1963 è nominato cappellano all'orfanotrofio Roosevelt e vicario presso Maria Santissima Assunta a Valdesi.
In questi anni Pino Puglisi comincia la sua attività educativa per i giovani.
Il 1 Ottobre 1970 diventa parroco a Godrano, un paesino interessato da una lotta dra due famiglie mafiose, dove Puglisi riesce a far riconciliare le due famiglie.
Il 31 luglio 1978 lascia Godrano e fino al 1990 riveste molti incarichi diversi: pro-rettore del seminario minore di Palermo, direttore del Centro diocesano vocazioni, responsabile del Centro regionale Vocazioni e membro del Consiglio nazionale, docente di matematica e di religione presso varie scuole, animatore presso diverse realtà e movimenti come Azione cattolica e la Fuci.
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Le mafie in italia
Sacra Corona Unita
E' la mafia pugliese
E' l'ultima associazione di stampo mafioso nata in Italia
Nasce come costola autonoma della 'ndrangheta nel carcere di Trani la notte di Natale del 1981
Camorra
E' la mafia campana
E' costituita da un insieme di bande
Questo insieme si compone e si scompone facilmente a volte pacificamente e altre volte con scontri sanguinosi
E' l'unica tra le mafie italiane ad avere origine urbana e ha radici agrarie.
i napoletani lo chiamano sistema cioè il sistema di Secondigliano, di Scampia, di questo o quel camorrista, a seconda della zona.
E' controllata dal capo del clan
Nello spaccio di droga sono coinvolte bande di ragazzini o intere famiglie impegnate nella preparazione delle dosi e nello smercio delle bustine.
‘Ndrangheta
E' la mafia calabrese
il termine "ndrangheta" significava "membro dell'Onorata Società" ma più che altro designava un uomo capace di tutelare e far rispettare il proprio onore. Nel secondo dopo guerra il termine cominciò ad essere usato nel significato attuale.
La dimensione numerica è fondamentale per determinare il potere del suo capo, dato che da essa dipende la sua forza e la sua capacità di di controllare il territorio e di influenzare la vita della comunità
E' forse la mafia più potente d'Italia e del mondo
I clan operanti al di fuori della Calabria mantengono stretti collegamenti con la terra di origine
Stidda
La
Stidda
, è considerata la quinta mafia.
Nasce a Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, ma trova la sua maggiore diffusione nella provincia di Caltanissetta e nella parte più occidentale di quella di Ragusa, tra Vittoria e Comiso.
Il termine 'stidda' in siciliano significa stella. Il termine assumerebbe il senso di una costellazione di gruppi malavitosi che gravitano attorno all'organizzazione principale.
Cosa nostra
E' la mafia siciliana
Le sue origini sono legate a quelle del lati fondo
E' forse la più potente associazione a delinquere
Ha una struttura piramidale: alla base ci sono i soldati che compongono la famiglia che controlla la zona.
Il controllo di una zona permette di svolgere ogni sorta di traffico e di esercitare il dominio sulla popolazione e su tutte le attività economiche presenti partecipando a gare di appalto truccate per realizzazione di opere pubbliche.
Il vertice è costituito dalla cupola, una sorta di commissione che sovrintende a tutti gli affari mafiosi.
E' responsabile delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio, nelle quali hanno perso la via magistrati (Giovanni Falcone e Paolo Borsellino)