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La popolazione - Coggle Diagram
La popolazione
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L'esplosione urbana
Si chiamano metropoli i centri urbani con più di 1 milione di abitanti. Le aree metropolitane sono i vasti aggregati di città che ruotano attorno una metropoli.
Una massa immensa di persone si è concentrata in nuovi insediamenti abusivi attorno alle maggiori città. Essi sono molto poveri e vengono chiamati slums, favelas o baraccopoli.
La conurbazione è una copertura urbana continua, dove molti centri urbani sono vicini fra loro. Si parla di megalopoli nel caso di aree urbanizzate molto ampie, collegate da efficienti reti di trasporto.
Nell'Ottocento l'inurbamento ha riguardato le città europee. Le città extraeuropee si sono sviluppate nel XX secolo, favorite dalla crescita della popolazione e dallo sviluppo industriale. Le città hanno quindi attirato dalle campagne molti immigrati.
Negli anni Settanta gran parte della popolazione africana viveva in villaggi rurali, praticando l'agricoltura e l'allevamento di autosussistenza. A Nairobi, molti terreni sono finiti nelle mani di multinazionali o sono diventati parchi protetti per i turisti.
Negli ultimi 200 anni le città sono cresciute enormemente. A partire dal XIX secolo l'inurbamento è stato sempre più massiccio. Nel 2006 gli abitanti delle città hanno superato il numero delle persone che vivono nelle campagne.
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Il futuro
La crescita futura avverrà a ritmi inferiori. Il tasso di natalità sta diminuendo, compensato dalla diminuzione della mortalità.
Attualmente il tasso di crescita della popolazione è l'1,1%.
Due sono gli indicatori che mostrano le prospettive per il futuro: il tasso di fecondità e quello di mortalità. I Paesi con il maggior tasso di fecondità (oltre sei bambini per ogni donna in età feconda) sono tutti africani. I Paesi con la maggior speranza di vita alla nascita sono tutti altamente sviluppati.
La popolazione tende a invecchiare nei Paesi altamente sviluppati o in forte crescita verso lo sviluppo.
La popolazione è giovane nei Paesi africani e in altre regioni meno sviluppate. Nei decenni futuri l'Africa presenterà una forte differenza rispetto agli altri continenti, caratterizzandosi per una popolazione giovane.
Le migrazioni
I motivi delle migrazioni sono molteplici: fuggire dalla povertà, dalle guerre, dalle persecuzioni politiche o religiose, dai disastri ambientali sempre più frequenti.
Attualmente sono 250 i milioni di persone che hanno abbandonato il loro Paese d'origine. Esiste poi un numero molto maggiore di persone che si è spostato all'interno del proprio Paese.
Questi 2 gruppi di persone sono detti MIGRANTI.
Nell'Ottocento gli Europei dettero vita a un gigantesco flusso migratorio verso l'America. Oggi è invece l'Europa, con l'America del nord, la principale meta dei flussi migratori che provengono da Africa, Asia e America centrale e meridionale
La più diffusa causa delle migrazioni è la mancanza di lavoro. In America vivono oltre 40 milioni di immigrati, che trovano spesso impiego nell'edilizia, nell'agricoltura e nel campo dei servizi. Forte è la rivendicazione per maggiori diritti, di tipo sindacale e civile
C'è chi percepisce i migranti come una minaccia e il loro arrivo genera tensione e preoccupazioni. Al contrario, essi sono una risorsa: sono giovani e spesso compensano l'invecchiamento della popolazione occidentale.