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La tradizione cavalleresca e la letteratura dal Trecento al Seicento -…
La tradizione cavalleresca e la letteratura dal Trecento al Seicento
TRASFORMAZIONE DEL CAVALIERE IN FIGURA LEGGENDARIA. MOTIVI:
chansons de geste e poemi romanzeschi del ciclo di re Artù
Ragione storico-sociale del XI e XII
° si lega a un forte senso di cristianità ° sottolinea i privilegi delle classi nobiliari esprimendo un organizzazione della società di tipo feudale
La figura del cavaliere cambia: le crociate perdono le motivazioni ideali e il pericolo arabo si smorza
Si introduce l'elemento avventuroso con elementi fantastici e magici
si rivolge alle classi popolari, tanto da far si che il narratore appartenga a queste classi
Nasce il ciclo franco-veneto, iniziano a scemare le differenze di temi tra i due cicli, bretone e carolingio
Nascono i cantari, componimenti volgari in ottava rima, recitati nelle piazze dai cantori
i cantori non erano difesi dai diritti d'autore, quindi i cantari erano anonimi
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LE OPERE DEL TRECENTO E DEL QUATTROCENTO
I cantari manifestano una graduale esigenza all'ordina
questo spiega il graduale passaggio dal cantare al poema cavalleresco
La narrazione dei cantari procede infatti con utilizzo di formule ripetitive
Viene introdotta la tecnica ENTRELACEMENT ( prevede giochi, intrecci, interruzioni) che cattura anche le più alte classi.Poemi importanti sono:
Morgante
Dove la figura del cavaliere viene dissacrata
Orlando innamorato
La figura del cavaliere viene descritta con serietà e nostalgia
ORLANDO FURIOSO
Ludovico Ariosto cerca di creare un distacco ironico, che trasforma il mondo cavalleresco in una finzione letteria
Viene utilizzata molto la tecnica dell'entrelacement anche con temi stranianti offrendo al lettore un punto di vista disincantato
L'opera viene criticata molto dai teorici aristotelici del poema cavalleresco per una mancanza unità strutturale e poiché la religione non viene indicata come via di salvezza
è l'opposto l'opera Gerusalemme liberata, dove nella guerra tra cristiani e pagani vengono esaltati i ruoli che doveva assumere un cavaliere
Mentre a marciare contro la cavalleria è il Don Chisciotte della Mancia. Un opera che è un invettiva contro i libri di cavalleria e non mira ad altro che a distruggere l'autorità e il favore che hanno nel mondo i libri di cavalleria