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GIOVANNI PASCOLI - Coggle Diagram
GIOVANNI PASCOLI
LA VITA
Muoiono pochi anni dopo anche la sorella, la madre e due fratelli.
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Pascoli frequenta un collegio a Urbino e nel 1873 si iscrive all'Università di Bologna, dove insegna Carducci. Si laurea nel 1882 e comincia ad insegnare nei licei e nelle università. Insegna all'Università di Bologna al posto di Carducci.
NATO nel 1855 a San Mauro di Romagna (vicino a Forlì). Il padre amministrava una tenuta (era benestante) e aveva 10 figli.
Nel 1879 Pascoli viene messo in carcere perchè ha partecipato ad una manifestazione anarchica (sovversiva)
Muore nel 1912 a Bologna, forse per una malattia al fegato dovuta all'alcool che beveva.
POETICA
la sua poesia è SIMBOLICA: dà nuove interpretazioni a cose reali, in base alla sua esperienza di vita. Ad esempio dice NIDO per indicare la CASA. Come per un uccellino il nido è il suo rifugio protetto, anche per Pascoli la casa è il luogo accogliente.
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PESSIMISMO: Pascoli è pessimista, pensa che di fronte alla morte ogni progetto dell'uomo non ha più senso, non si può cambiare il destino
Il LINGUAGGIO di Pascoli è nuovo. I suoi pensieri sono collegati spesso tramite un linguaggio simbolico. utilizza parole onomatopeiche e sinestesie.
Es. Il din don delle campane (onomatopea: parola che corrisponde al suono)
Es. tremolio sonoro (sinestesia: accosto due parole che provengono da aree diverse). Tremolio (brividi) in genere non hanno suono.
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LA POLITICA
Nel 1873, quando Pascoli era a Bologna, si avvicina alle idee socialiste. Partecipa ad una manifestazione contro il Ministro dell'istruzione e per questo motivo viene sospeso dall'Università. Nel 1879 viene arrestato per aver partecipato ad una manifestazione anarchica, ma si difende dicendo che lui vuole solo un miglioramento della società. Viene scarcerato anche grazie alla testimonianza di Carducci. Pascoli era un socialista patriottico (è d'accordo con la colonizzazione in Libia).
POETA FANCIULLINO
Gli uomini, secondo Pascoli, non riescono a penetrare con la ragione nei segreti della natura da soli. Possono aiutarsi con la poesia, ma per farlo è necessario che ognuno di noi dia ascolto al fanciullino che vive dentro ciascuno di noi che è l'unico in grado di percepire la bellezza delle cose.