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Ascesa di Pompeo e di Crasso, Scontro tra optimates e populares - Coggle…
Ascesa di Pompeo e di Crasso
Quando Silla si ritirò nel 79 A.C. il Senato non fu più in grado di governare a Roma poichè gli esponenti della classe senatoria non seppero affrontare i molti problemi presenti.
Salì quindi al potere un'altro capo militare: Gneo Pompeo che da giovanissimo aveva combattuto al fianco di Silla. Successivamente riuscì a sedare una rivolta in Etruria ed infine fu inviato in Spagna nel 76 A.C. dove si trovò di fronte alla ribellione di Quinto Sertorio che era a capo di alcuni rivoltosi che pretendevano l'indipendenza della Lusitania.
La rivolta si concluse solo nel 72 A.C. e Pompeo ebbe la meglio grazie ad un rivoltoso che uccise Sertorio a tradimento.
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Nel 73 A.C. (mentre Pompeo era in Spagna) scoppiò la ''rivolta di Spartaco''. Spartaco era uno schiavo che finì nella scuola di gladiatori di Capua nel quale venivano addestrati per combattere e molto spesso perdevano la vita.
Ma Spartaco non era rassegnato alla sua sorte e non accettava la schiavitù e quindi concepì un piano per tornare al loro paese, ovvero risalire l'Italia e varcare le Alpi. Spartaco non aveva quindi voglia di scatenare una rivoluzione perché sapeva che non sarebbe riuscito a coinvolgere tutti. Riuscì a raccogliere attorno a sé 150.000 persone e Roma fu costretta ad inviare ben otto legioni e il loro comando fu affidato a Marco Licinio Crasso.
Crasso sconfisse i ribelli nel 71 A.C.; inoltre ordinò di crocifiggere 6.000 schiavi lungo la via Appia affinché tutti sapessero quel che succedeva a chi osava ribellarsi contro Roma. Quelli che erano riusciti a mettersi in salvo dirigendosi verso nord furono sbaragliati da Pompeo che tornava vittorioso.
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Le vittorie militari fecero acquistare a Pompeo una popolarità e un prestigio tali da cominciare a far preoccupare l'aristocrazia senatoria. Infatti, tornato a Roma, Pompeo iniziò ad ambire al consolato nonostante non avesse ricoperto le cariche le cariche inferiori:
(edile--> questore--> pretore--> console )
Pompeo decise quindi di allearsi con Crasso e riuscirono ad avere la meglio grazie al sostegno dei populares ai quali è stato promesso, dallo stesso Pompeo, una modifica della costituzione sillana. Attraverso una serie di voti fece smantellare la costituzione sillana: -modificò i tribunali che giudicavano i reati di concussione (appropriazione indebita di denaro) -abolì la norma che vietava a chi era stato tribuno della plebe di accedere ad altre cariche pubbliche -restituì i diritti di veto e di intercessio ai tribuni della plebe
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