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IL MANIERISMO
1500/1600 - Coggle Diagram
IL MANIERISMO
1500/1600
-
ESPONENTI
GIULIO ROMANO
PALAZZO TE
- Ispirato ai modelli classici, sviluppa attorno ad una corte quadrata
- Facciate esterne e del cortile rese solenni: semipilastri all'esterno, semicolonne all'interno si estendono per due piani della fabbrica e reggono la trabeazione dorica, con fregio a triglifi e metope.
- Il rivestimento a intonaco imita grandi conci di pietra ben squadrati e levigati, alternati a bugne rustiche.
- La simulazione di materiali pregiati con mezzi poveri, l'alternanza di citazioni
classiche a invenzioni estrose, il contrasto fra norma e licenza sono elementi tipici del linguaggio di Giulio Romano.
- Edificio si sviluppa in larghezza
- Il complesso si apre,
tramite una loggia ariosa e solenne, su un vasto giardino, da cui lo separano due peschiere attraversate da un ponte.
- Il giardino è concluso da un'esedra semicircolare della metà del Seicento, a sinistra della quale è ubicato il prezioso appartamento del giardino segreto
TINTORETTO
ULTIMA CENA
- Ambientata in una specie di osteria
- Mensa disposta trasversalmente scorciata dalla prospettiva
- L'intelaiatura prospettica data dal tavolo della mensa e quello di servizio, dal pavimento in piastrelle e dalle cassetonature del soffitto
- Luce protagonista del dipinto (lampada ad olio appesa,
i bagliori delle fiamme sono irregolari,
luce emanata dagli apostoli,
luce autonoma proveniente da Gesù,
luce incorporea degli angeli)
- Effetto di grande suggestione visiva
PONTORMO
LA DEPOSIZIONE
- Ambientazione innaturale
- Personaggi disposti come una tragica composizione teatrale
- Ogni corpo è esile, snodato e allungato
- Equilibrio compositivo (nuvola simmetrica rispetto al personaggio vestito di verde)
- Equilibrio statico (drappo verde sul quale il personaggio poggia le ginocchia)
- Le mani intrecciate sono il centro dell'opera
- Sguardi in più direzioni
- Colori simili che fanno sembrare inesistenti le ombre
- Vestiti privi di consistenza, come incollati ai corpi
IL VERONESE
CENA IN CASA DI LEVI
- Scena svolta sotto un porticato rinascimentale
- Edifici classici illuminati da luce chiarissima data dal cielo
- Le due scalinate e il porticato sono essenziali, senza sarebbe un dipinto squilibrato e senza significato
- Commensali dichiarano negli abiti e negli atteggiamenti la propria appartenenza al ricco patriziato veneziano
- Opera modificata dal pittore dopo un processo in tribunale, ma mantenne lo stesso spirito
PALLADIO
LA ROTONDA
- Pensata sia come abitazione sia come luogo di colto intrattenimento
- Pianta quadrata con ripartizione simmetrica degli ambienti interni
- Al centro un salone circolare
- Cupola pensata emisferica ma successivamente modificata
- 4 facciate con accesso preceduto da pronao esastilo
- Edificio sollevato su un podio (caratteristica degli edifici palladiani)
- Loggiati che permettono di godere della natura ovunque si guardi
GLI ARTISTI
NON SEGUONO le regole classiche e RIFIUTANO:
- Proporzione
- Prospettiva
- Iconogrammi
- Riempire la tela
- Pittura di genere