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CAPITOLO 13: I MOTI DEL 1848, tendenze fondamentali - Coggle Diagram
CAPITOLO 13: I MOTI DEL 1848
nascita del PROLETARIATO
nel 1848 Marx ed Engels pubblicarono il "MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA"
i moti partirono da una grave crisi economica (con centro negli anni 1845-1847)
inizialmente come crisi agricola
poi come crisi nella produzione industriale
essi si segnalano per la rottura dell'ordine di Vienna e per il tramonto della politica di Metternich
trionfo definitivo di un regime costituzionale
nazionalità in cerca di espressione politica
il primo moto si ebbe nel gennaio a Palermo
truppe borboniche costrette al ritiro
le truppe austriache non poterono passare attraverso i territori della Chiesa
Ferdinando II concesse una Carta costituzionale
immediatamente vennero concesse costituzioni da parte di:
Carlo Alberto
STATUTO ALBERTINO
Pio IX
formazione di una Consulta laica
introdusse laici nel consiglio dei ministri
libertà di stampa
Leopoldo II (17 febbraio)
RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO IN FRANCIA
causata dal governo per aver negato un "banchetto"
banchetto = comitato di raccolta firme per chiedere una riforma elettorale
il popolo insorse con sostegno della guardia nazionale
abdicazione di Luigi Filippo (24 febbraio)
formazione della Seconda Repubblica con governo provvisorio
suffragio universale maschile
ore lavorative ridotte a 10 a Parigi e 11 in provincia
abolita la schiavitù nelle colonie
istituzione di:
ateliers nationaux
la borghesia lavorò per riprendere il controllo
nuove elezioni in aprile
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Commissione del lavoro
LA "PRIMAVERA DEI POVERI"
il 13 marzo Metternich lascia il governo e si rifugia a Londra
a Vienna venne istituita una Assemblea costituente
Francesco Giuseppe diviene imperatore (fino al 1916)
a Pest il 15 marzo venne abolita la Dieta dei principi, sostituita da un Parlamento
abolizione dei diritti feudali
abolizione della servitù della gleba
a Berlino concessione forzata di una Costituzione e convocazione di un Parlamento a Francoforte per l'unificazione tedesca.
"grande-tedesca"
"piccola-tedesca"(prevalse)
in Italia venne ristabilita la Repubblica di San Marco
rivoluzione a Milano il 18 marzo con le "cinque giornate" insurrezionali del popolo e della borghesia
gli austriaci si ritirarono nelle fortezze del Quadrilatero
il re di Sardegna (sperando di conquistare la Lombardia e per sedare le rivolte) dichiarò guerra all'Austria
LA PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA ITALIANA
guerra di espansione del Piemonte
volontà di annessione del territorio lombardo-veneto al piemonte
partito democratico e Cattaneo contrario fino alla sconfitta delle truppe austriache
Carlo Alberto rifiuta l'aiuto delle forze napoletane,truppe del papa,i volontari toscani e le truppe di Garibaldi
ritiro delle truppe inviate
abrogazione della Costituzione concessa nel 1848 da parte di Ferdinando II
i piemontesi prendono Peschiera
gli austriaci vincono la battaglia di Custoza (22 luglio)
viene firmato l'armistizio Salasco
governo in mano a Gioberti e nuova guerra contro l'Austria per recuoerare consenso tra l'opinione pubblica (dicembre 1848)
nell'inizio guerra il piemonte è impreparato
sconfitta di Novara
Carlo Alberto abdica ed il figlio Vittorio Emanuele II firma l'armistizio di Vignale, preludio alla pace di Milano del 6 agosto 1849
LA REPUBBLICA ROMANA
cacciata di Leopoldo II
governo presieduto da Guerrazzi e Montanelli
idea di una costituente italiana sul modello del parlamento di Francoforte
rovesciato il governo dopo lo sbarco degli austriaci a Livorno e Leopoldo II nuovamente sul trono
assemblea costituente nella Città Eternache proclama la fine del dominio temporale dei papi e della repubblica (gennaio 1849)
potere esecutivo in mano a Mazzini,Saffi,Armellini
esercito in mano a Garibaldi
Luigi Bonaparte cerca l'appoggio della Chiesa e vuole riportare a Roma il papa
assedio (dal 3 giugno al 1 luglio) a Roma da parte dei francesi e dopo un mese il governo italiano si arrende
ma proprio il 1° luglio la repubblica emana la Costituzione
Garibaldi ed i difensori della repubblica abbandonano Roma per andare a sostenere Venezia
gli austriaci aboliscono:
libertà di riunione e di associazione
costituzione
libertà di stampa
riuscì nell'intento del colpo di stato e prorogò d'autorità il suo potere, attribuendosi il potere di sciogliere l'Assemblea legislativa e di preparare una nuova costituzione
Stato detto Secondo impero Luigi in Napoleone III
sviluppo delle industrie francesi e nascita degli organismi bancari
tendenze fondamentali