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Comportamento alimentare - Coggle Diagram
Comportamento alimentare
il metabolismo è quindi il risultato dell'utilizzazione degli energetici immagazzinati dall'organismo (derivati dagli animali). Tutti i tessuti producono calore e l'unità di calore è la kilocaloria. 1kcal è il calore necessario per aumentare la temperatura di 1 litro di acqua da 14.5 a 15.5. Noi di questa energia calorica consumiamo 60 Kcal all'ora quando siamo a riposo, mentre 600 Kcal in allenamento.
Kcal/ora in riposo --> 60-70, sveglio seduto --> 100, esercizio leggero --> 180, esercizio moderato --> 250/300, esercizio intenso --> 400-500, esercizio molto faticoso --> 600
Importanti i mitocondri: possono avere forme e dimensioni diverse tra di loro, sono organelli mobili, si trovano nel citoplasma cellulare, tendono a localizzarsi nei siti di massima richiesta energetica, il loro numero è molto variabile (cellule epatiche contengono 2mila mitocondri, le cellule inattive ne contengono molto poche)
Glicolisi: All'interno del mitocondrio avviene la glicolisi cioè una serie di reazioni nel corso del quale la molecola di glucosio viene scissa in due molecole di acido piruvico. Si producono anche 2 ATP e 2 NADH+ e H+, in due reazioni redox. Il glucosio viene usato per produrre energia (la concentrazione nel sangue deve essere di 4,5 mM), questo fenomeno avviene anche con gli altri substrati energetici come gli amminoacidi e acidi grassi. Tutti questi energetici alla fine producono ATP. L'ATP è l'unica direttamente utilizzabile dalle fibre muscolari e dai tessuti nei processi che richiedono energia. L'ATP non è immagazzinabile ma deve essere sempre ricostruita da fonti energetiche esogene. (riguardare ciclo di krebs) Può essere ricostruita con 3 meccanismi:
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Processo anaerobico: ATP prodotta dal glucosio in assenza di ossigeno e produce elevate quantità di acido lattico
Processo aerobico: l'ATP è prodotta da glucosio o lipidi in presenza di ossigeno (è un adiuvante alla produzione di ATP)
Regolazione dell'appetito (dallo stomaco al SNC): la dilatazione dello stomaco può regolare l'appetito perché esiste un'innervazione mioenterica (connessa con attività simpatica e parasimpatica). La dilatazione dello stomaco manda feedback all'ipotalamo e l'info va a quelle strutture che regolano la sazietà.
Vi sono sostanze come la grelina e la colecistochina prodotte dallo stomaco e dall'intestino che possono dare segnali afferenti all'ipotalamo, tramite il sistema nervoso autonomo. L'insulina, rilasciata dal pancreas e presente nel sangue, rivela la sua presenza all'ipotalamo quindi è un feedback negativo. La leptina, liberata dal grasso, informa l'ipotalamo dello stato di quantità di lipidi. L'ipotalamo agirà di conseguenza comportandosi con sazietà e appetito.
Gli output del SNC: ci dà la sensazione di appetito, regola la spesa energetica, regola lo stato ormonale per permetterci di alimentarci in modo corretto + suddivide l'energia che deve depositarsi per entrare in circolo. L'area del SNC coinvolta nella regolazione dell'appetito è l'ipotalamo, in modo particolare i suoi nuclei laterali e ventromediali
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RICAPITOLANDO, l'insulina permette:
- il trasporto del glucosio all'interno delle cellule dove verrà utilizzato per produrre energia
- la trasformazione del glucosio in eccesso in glicogeno epatico e muscolare --> glicogeno è uno zucchero di rapido utilizzo a le sue riserve sono limitate (max 7 ore)
- la trasformazione in trigliceridi --> riserva energetica a deposito, potenzialmente illimitato ma di lento utilizzo.
Dopo un pasto ricco di carboidrati --> il glucosio aumenta--> l'insulina risponden facendo penetrare il glucosio nelle cellule (epatiche, muscolari, adipose) e in parte viene immagazzinato (nel fegato).
il glucagone, ormone sintetizzato dalle cellule alfa del pancreas
- aumenta la glicogenolisi epatica --> aumenta glicemia
- aumenta gluconeogenesi epatica
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- ci permette di utilizzare substrati energetici
- agisce sul sistema simpatico e parasimpatico