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I problemi dell'italia unita - Coggle Diagram
I problemi dell'italia unita
L'unità si era realizzata con forze eterogenee: mazziniani, socialisti, moderati ecc con la prevalenza però dei moderati che appoggiavano cavour e napoleone.
Fu arduo il compito di dare istituzioni e strutture e disegnare un assetto per l'italia unita.
Bisognava inoltre completare l'unificazione di veneto, roma, trieste e trento, e dar coesione alle regioni che erano diverse sia economicamente che istituzionalmente.
Tutto cio venne poi peggiorato dalla prematura morte di cavour nel giugno 1861
LA QUESTIONE MERIDIONALE L'unità si era ottenuta dopo una serie di annessioni al piemonte, e lo statuto alb. era pensato solo per quella regione, quindi troppo moderne, e siccome non si volevano creare autonomie e rischiare, si accentrò tutto.
Tutto ciò sfocio nel brigantaggio, poiche non ci fu una rivoluzione agraria nel meridione per colmare la miseria dei contadini. Solo che questo movimento fu sostenuto da chiesa e francesco di borbone. Cavour aveva già detto che la pacificazione con il sud sarebbe stata più dura della lotta contro l'austria.
Il meridione non aveva inoltre ottenuto benefici dall unificazione anzi il contrario, inoltre al nord erano più laici e si instauro la leva obbligatoria, e i contadini del sud dovevano lasciare le loro terre e partire, tutte leggi inadatte al sud.
Il sud veniva trattato come terra di conquista, come una colonia, infatti cavour aveva affermato che era un espansione del piemonte. Vennero mandati soldati a sedare contadini e brigantaggio, riuscirono a sedare parzialemente questa sitazione ma causarono molti più morti di quanti ne creo l'unificazione d'italia e la situazione economica e di leggi nel merdione rimase la stessa.
LA QUESTIONE DELLA CAPITALE, era già stato dichiarato che roma sarebbe stata l'unica capitale per il regno d'italia, ma bisognava superare napoleone che appoggiava il fatto che roma restasse allo stato pontificio.
Gia cavour aveva iniziato trattative per il ritiro delle truppe francese da roma, ma mori e napoleone affermo che senza cavour che gli dava garanzie lui non voleva.
Il governo rattazzi e il re prima appoggio garibaldi nella spedizione "roma o morte", solo che napoleone inviando avvertimenti di non farlo al governo italiano, lo mezzo costrinse a mandare un esercito contro garibladi che li costrinse ad arrendersi per evitare scontri.
Dopo questa gaf il governo rattazzi venne sostituto e venne firmata la convenzione di settembre, dove napoleone ritirava le truppe da roma entro due anni, il governo italiano doveva impedire qualunque attacco allo stato pontificio e trasferiva la sua capitale da torino a firenze (posizione più centrale) e causo manifestazioni e spari sulla folla a torino.
La chiesa emano un documento denunciando la assurdità di uno stato laico e negando la libertà di culto, e vedeva la convenzione come un abbandono di napoleone.
Nel frattempo in italia con il cambio di governo si fecero riforme per arginare il debito pubblico.
Nel 1886 scoppia la TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA dove si conquista il veneto tramite la francia, che però si poteva evitare visto che l'autria aveva offerto il veneto in cambio di neutralità, ma il re pensavo che solo con una guerra vittoriosa avrebbe ottunuto rispetto dalle potenze europee.
L'organizzazione era pessima infatti l'esercito era sotto 2 capi rivali e in più il re, cera confusione e all'inizio perse, solo grazie alla vittoria prussiana e al austria che cedette il veneto alla francia che lo cede all italia lo conquistano (aumentando però il debito pubblico= + tasse - spese) però devono rinunciare al trentino.
Il governo cadde e ne arrivo un altro, dei volontari inviarono armi a garibaldi a roma che però venne scoperto e si ritiro, poi ci riprovo ma intervenne napo che dopo aboli la conv. di sett. e ristabili le truppe a roma.
La questione si risolse solo con la guerra franco prussiana dove l'impero francese fini, e il gov, italiano dopo un po di trattattive con il papa mando truppe e conquisto roma, le truppe pontificie resisterono simbolicamente, e con un plebiscito roma diventa capitale d italia.
Pero restava da risolvere probelma con il papa, si tenta con delle assicurazione che rifiuto e anzi proibi ai cattolici di partecipare alla vita politica,e chiuse il vaticano.
Negli anni successivi si ha un miglioramento delle condizioni economiche, servizi, tranne al sud dove le cond. economiche restavano arretrate, ma lo statpo non poteva alleviare le tasse, si inzio a sentire i limiti del governo oligarchico e l'opposizione della sinitra (mazziniani socialisti ecc) si fece sentire e il governo cadde, il re incarico de pretis di formare il nuovo