I riscontri scientifici di tale intuizione sono ad oggi controversi, fatta eccezione, ovviamente, per quanti hanno trovato tale teoria plausibile, adottandola nella propria pratica medica. La stessa osservazione di assenza di conferme, comunque, vale in eguale, se non maggiore, misura anche per i seguaci delle teorie di Freud; non solo la teoria psicoanalitica non ha trovato nessun riscontro scientifico, ma pare in aggiunta impossibile che ciò possa mai avvenire in quanto, come rilevato da eminenti epistemologi , essa sembrerebbe non falsificabile e, dunque, non scientifica "per principio" (la teoria di Fagioli, al contrario, sembra contenere principi di falsificabilità, tra i quali, appunto, l'idea dell'inizio dell'attività cerebrale propriamente detta, qualitativamente diversa da quella pre-natale, a mezzo di stimolazione retinica[3]). Seguono ora alcune delle principali idee espresse da Fagioli, per le quali all'inizio degli anni '70 egli ha subito l'espulsione dalla Societa Psicoanalitica Italiana
Da qui la fonte è unicamente "fagioliana".
Si deve presupporre, per dividere le diverse fasi dello sviluppo psichico, che l'essere umano nasce originariamente sano e che solo nelle fasi successive della sua vita la sua psiche può essere lesa, inoltre per il bambino il rapporto interumano, naturale sin dalla nascita, è molto importante per lo sviluppo della sua identità. Infatti il bambino durante la sua crescita, non segue l'istinto come un animale selvaggio ma subisce continuamente il condizionamento degli adulti che cercano di insegnargli a controllare la sua emotivà e a diventare razionale. Questo nega lo sviluppo infantile spontaneo