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La repubblica e le sue istituzioni - Coggle Diagram
La repubblica e le sue istituzioni
Nel 509 a.C. fu cacciato da Roma il re Tarquinio il Superbo e venne istituita la Repubblica
Il passaggio a un nuovo ordinamento politico si inquadra nel declino dell'influenza etrusca su Roma.
La nuova repubblica ebbe un carattere spiccatamente aristocratico, che si concretizzava nel primato del senato
Il potere della repubblica era collegiale e temporaneo
L' autoritá civile e militare venne infatti affidata a due consoli eletti annualmente
In caso di gravi crisi, il senato eleggeva un dittatore che ricopriva una carica temporanea che non poteva superare i 6 mesi
Per tutto il V e una buona metá del IV secolo a.C. i Romani furono impegnati, all'estero, in una serie di guerre contro popoli vicini e, internamente, nel duro conflitto tra patrizi e plebei
Nel 496 a.C., si giunse ad un trattato di alleanza, il ''foedus Cassianum'', che era un trattato paritario, in cui romani e latini si impegnavano a difendersi reciprocamente in caso di pericolo esterno
Dopo le guerre la potenza romana era decisamente fragile e venne messa in pericolo dagli attacchi dei galli e da problemi interni causati dalle rivendicazioni economiche e politiche dei plebei che con la protesta della secessione riuscirono ad ottenere importanti riconoscimenti
Oltre alla secessione istituirono organi di contro potere; l'assemblea della plebe e il tribunato della plebe
I patrizi cercarono invano di ostacolare i plebei
Nel V secolo ottennero tre importanti conquiste: l'introduzione di una legislazione scritta, l'introduzione della magistratura degli edili e l'abolizione del diritto di matrimonio tra plebei e patrizi
La religione romana era essenzialmente una religione pubblica e civica, che non richiedeva all'individuo alcun atto di fede o l'adesione personale ad una dottrina; egli entrava in contatto con gli dei attraverso la comunitá
politica e religione erano strettamente collegate. I magistrati celebravano di persona diversi riti ed erano rappresentanti della cittadinanza anche di fronte agli dei.
A Roma, qualunque atto di rilevanza pubblica doveva avere l'assenso degli dei, interrogati con le tecniche divinatorie apprese dagli etruschi. Gli dei entravano in un certo senso a fare organicamente parte della vita della cittá
La religione era insomma un mezzo assai utile per manipolare il consenso popolare
I sacerdoti erano gli esperti del diritto sacro. La religione romana era estremamente formale,le procedure rituali stabilivano un rapporto con il divino di tipo contrattuale.
I romani non erano legati agli dei dalla fede, ma dalla ''pietas'': il sentimento di dovere e rispetto dovuto agli dei.
Alla meta del IV secolo a.C. Roma dominava sul Lazio, ma si trattava di un dominio non molto solido, dato che non tutte le cittá accettavano la supremazia romana, che infastidiva anche la popolazione sannitica
Il primo scontro tra romani e sanniti fu nel 343 a.C. dopo che due cittá campane chiesero aiuto a Roma per aver ricevuto minacce dai sanniti. Dopo aver vinto questa guerra i romani aggiunsero al proprio dominio la pianura campana
Il secondo vide come vincitori i sanniti che sfruttarono le montagne per accerchiare i romani, costretti ad arrendersi.
Dopo la sconfitta Roma non si piegó e decise di accerchiare il nemico tramite alleanze con popolazioni confinanti, con questa strategia politica i romani trovarono una vittoria definitiva.
Le cittá latine, timorose di venire schiacciate dalle due potenze decisero di coalizzarsi con campani e volsci. scoppió una guerra detta guerra latina che si concluse con la vittoria dei romani che a quel punto avevano il dominio su tutta l'italia centrale
Dopo aver conquistato l'Italia centrale i romani pensarono di conquistare la Magna Grecia; Taranto chiese aiuto a Pirro, re dell'Epiro. Roma fu sconfitta a Eraclea e a Ascoli Satriano. Lo scontro decisivo ci fu nel 275 a.C. a Malevento. Pirro fu sconfitto e anche la Calabri e la Puglia caddero sotto il dominio romano