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L' UNIFICAZIONE TEDESCA EI NUOVI ASSETTI POLITICO-ISTITUZIONALI…
L' UNIFICAZIONE TEDESCA
EI NUOVI ASSETTI POLITICO-ISTITUZIONALI EUROPEI
L' INGHILTERRA NELLA SECONDA META' DEL XIX SECOLO
I due tradizionali apparati politici aristocratici (i
whigs
e i
tories
) vennero sostituiti dai più democratici e moderni partito conservatore e partito liberale
william Gladston intraprese varie riforme:
Nel 1868venne introdotto lo scrutinio segreto
cercò di risolvere il problema irlandese: costituito dalla predominanza del latifondo
Nel 1884 estese il diritto di voto anche al ceto contadino
Nel 1869 abolì la legge che faceva della chiesa anglicana la chiesa di stato anche in irlanda
Nel 1870 cercò di assicurare i diritti dei fittavoli irlandesi, oppressi dai grandi propitari
Nel 1886 avanzò la legge dell'
Honte Rule
ovvero la concessione dell' autonomia all' Irlanda
LA POLITICA INTERNA ED ESTERA DI BISMARCK
POLITICA INTERNA
i 25 stati che componevano il Reich avevano un' assemblea aristocratica e una elettiva
Bismarck rimase cancelliere e guida del Reich rimanendo appoggiato al partito nazional- liberale
il potere esecutivo apparteneva al re di Prussia che nominava un cancelliere. L' esercito dipendeva dall' imperatore e le camere non avevano controllo sulle spese.
Bismarck introdusse un' unica moneta in tutto l'impero
Bismarck varò la
Legge contro le tendenze sovvertitrici della socialdemocrazia
che vietava le associazioni socialiste e comunisti
POLITICA ESTERA
L'obbiettivo principale era quello di conservare i vantaggi che la Germania aveva ottenuto dopo la vittoria sulla Francia
Bismarck concluse il
patto dei tre imperatori
tra Germania, Austria e Russia che di fatto sanzionava l'isolamento francese
Il fatto che la riunione avvenne a Berlino dimostra il ruolo egemone della politica di Bismarck
Inoltre Bismarck strinse la
Triplice alleanza
con Austria e Italia (1882)
dopo la morte di Bismarck Guglielmo II portò la politica estera tedesca ad un maggiore livello stringendo nuovi accordi politici
LE RIFORME DI ALESSANDRO II IN RUSSIA
Nel 1861 Alessandro II annunciò lo "Statuto dei contadini liberati dalla schiavitù"
IL nuovo statuto imponeva che al contadino andasse solo la terra che avevano coltivato nel periodo servile e inoltre dovevano pagare un diritto di riscatto.
Lo zar liberava i contadini dalla schiavitù ma non dal MIR (comunità di villaggio) che aveva ancora il diritto di gestire i mezzi, stabilire quando e cosa coltivare e ridistribuire i lotti di terreno
i contadini inoltre persero anche i diritti collettivi che prima avevano sui boschi e sui pascoli
questa riforma in Russia procurò solo miseria, perché non c'era un apparato industriale in grado di assorbire questa manodopera in eccesso.
i ceri più abbienti tra il 1860 e il 1870 si divisero in due gruppi
Populisti
Ritenevano che fosse compito dell'intellettuale ripagare il debito contratto con le classi lavoratrici
Nichilisti
Non credevano in nessuno dei valori della società russa del tempo e ritenevano necessario un bagno di sangue rigenerante
LA GUERRA CIVILE AMERICANA
L' unificazione americana non era stata compiuta senza contrasti e compromessi che nascevano dalle grandi differenze tra nord e sud
NORD
Il nord industriale avrebbe voluto l'adozione di una politica protezionistica a difesa dell' industrialismo nascente
Politica più accentrata nella capitale
Contrari allo schiavismo
SUD
Il sud agrario era favorevole a mantenere una politica libero-scabista
più ampia autonomia dei singoli stati
Favorevoli allo schiavismo
Il 06/11/1860 l'elezione di Lincoln fece capire agli stati del sud che avrebbero presto subito un mutamento
Così la Carolina del Sud emanò un
Ordinanza di Secessione
che scioglieva l'unione del 1788, a cui aderirono quasi tutti gli stati del sud
Il 22/09/1862 Lincoln abolì la schiavitù
Scoppiò così una guerra tra nord e sud che dopo le battaglie di Gettisburg e Appomatox si concluse con la vittoria dell'esercito nordista
L'UNIFICAZIONE TEDESCA
Nel 1858 Guglielmo I assume la reggenza per il fratello e ritiene di dover spingere la Prussia verso un' ancor più accentuata militarizzazione.
Questo programma militare grava notevolmente sul bilancio e la maggioranza liberale del Landtag (parlamento prussiano) rifiuta di votarlo
nel 1861 Guglielmo I sciolse il parlamento, ma senza ottenere nessuna maggioranza
Ci si affidò dunque ad Ottone di Bismarck che convinse il parlamento a votare
Bismarck sfruttò un incidente del re di Danimarca che dichiarò 2 ducati abitati da tedeschi per dichiarare guerra alla Danimarca
Intervenne l'Austria che rovinò parzialmente i piani prussiani, ma Bismarck aveva comunque dimostrato che i tedeschi erano protetti dalla Prussia
In seguito a modifiche dell'ordinamento che toglievano il controllo dell'Austria scaturì una nuova guerra tra Austria e Prussia
Si concluse con la pace di Praga che sanciva l'annessione della Germania alla Prussia
Francia e Italia corsero in aiuto della Prussia per tenere gli austriaci impegnati su piu fronti
Si concluse col Trattato di Vienna in cui la Danimarca rinuncia ai ducati e Austria e Prussia se li dividono
LA GUERRA FRANCO-PRUSSIANA DEL 1870-71
Francia e Prussia sono sempre state in cattivi rapporti
L'occasione per lo scontro giunse quando Bismarck propose per la successione al trono spagnolo il principe Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen.
Il 17/07/1870 a seguito della pubblicazione di un documento modificato per incolpare i tedeschi e creare malcontento, la francia dichiarò guerra alla Prussia
I prussiani prevalsero a Sedan e presero prigioniero Napoleone III
Dopo l'assedio della capitale francese lo scontro si concluse con il
Trattato di Francoforte
che sanciva che l'Alsazia e la Lorena andassero ai tedeschi e la Francia avrebbe dovuto pagare 5.000.000.000 di franchi oro
A Parigi si formò un comitato di difesa nazionale che tentò di resistere all'avanzata prussiana
Bismarck sapeva che non avrebbe mai potuto funzionare, ma lo aveva fatto apposta per creare tensione e paura in Francia
IL NUOVO ORDINAMENTO AUSTRIACO
In seguito alle varie sconfitte subite l'impero austriaco aveva bisogno di revisionare l'assetto dello stato
Così nel 1867 si formò la duplice monarchia austro-ungarica: con due capitali (Vienna e Budapest), due parlamenti, due governi e una commissione paritetica per gli affari comuni