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LA SUCCESSIONE PER CAUSA DI MORTE - Coggle Diagram
LA SUCCESSIONE PER CAUSA DI MORTE
inizia quando una persona fisica muore; è il
trasferimento dei rapporti giuridici patrimoniali
appartenuti al defunto (de cuius:colui della cui eredità si tratta) a favore di una o più persone
revocazione del testamento:
dipende da fatti sopravvenuti
può avere due cause:
per la sopravvenienza dei figli
per volontà del testatore
tacita
espressa
sono
giuridicamente capaci di succedere:
le
persone fisiche
viventi, concepite (entro i 300 giorni dalla morte del cuius) e non ancora concepite al tempo dell'apertura della successione
le
persone giuridiche
(associazioni, fondazioni)
la legge
esclude dall'eredità le persone indegne
(viene riammesso a succedere se il de cuius lo ha riabilitato con atto pubblico o nel testamento)
si ha la
rappresentazione
se una persona rinuncia all'eredità e subentrano i suoi discendenti
nella successione bisogna distinguere fra:
accettazione dell'eredita:
tacita
espressa
col beneficio d'inventario:
(espressa) l'erede può tenere distinto il suo patrimonio da quello del de cuius e risponde del passivo ereditario solo nei limiti dell'attivo
separazione dei beni:
protegge i creditori del de cuius dal pericolo che i loro crediti vengano soddisfatti insieme a quelli dei creditori dell'erede
rinunzia all'eredita:
deve essere sempre espressa e produce diversi effetti
può essere
legittima:
si ha solo se manca quella testamentaria e quindi è la legge che dispone come si devolve l'eredità. Coloro che possono essere chiamati a succedere sono detti
successibili
testamentaria:
è regolata interamente dal testamento (manifestazione di volontà del testatore per il tempo in cui avrà cessato di vivere); può contenere anche disposizioni non patrimoniali. Inoltre è vietato il testamento congiunto (è un
atto individuale
)
il
testamento
è un atto solenne (sempre scritto); è un
atto sempre revocabile
dal testatore. La legge vieta anche il testamento reciproco (è un
atto libero
)
puo essere:
ordinario:
testamento olografo:
scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore
testamento per atto di notaio:
(può essere sempre ritirato dal testatore)
pubblico:
il notaio mette per iscritto la volontà del testatore con la presenza di due testimoni
segreto:
è consegnato al notaio già scritto materialmente dal testatore
speciale:
scritto in condizione di difficoltà ha formalità minori e ha un'efficacia provvisoria (tre mesi)
bisogna distinguere fra:
erede:
è successore a titolo universale
legatario:
è successore a titolo particolare (eredita solo un determinato bene)
pubblicazione del testamento:
è eseguita da un notaio e varia a seconda delle forme di testamento. Solo dopo la pubblicazione i "delusi" possono invalidare il testamento
invalidità del testamento:
nullità:
incapacità di ricevere
(a favore del tutore, notaio)
grave difetto di forma
(varia a seconda delle forme di testamento)
illiceità
(motivo, atto illecito)
annullabilità:
incapacità di testare
(se un incapace, naturale/legale dispone per testamento)
lieve difetto di forma
vizi di volontà
(errore, dolo, violenza morale)
effetti:
dipendono a seconda che riguardino l'intero testamento o solo alcune disposizioni ; nel secondo casoo si può avere l'accrescimento della propria quota
successione necessaria:
tutela i diritti dei legittimari (eredi necessari) lesi da disposizioni testamentarie
azione di riduzione:
i legittimari lesi (coniuge, figli, ascendenti) possono tutelare i loro diritti e gli spetta una quota d'eredità
comunione ereditaria:
ci sono più eredi che diventano ciascuno proprietario di una quota. Se ci sono dei debiti del de cuius, vengono divisi fra i coeredi in proporzione alle rispettive quote
divisione ereditaria:
ogni coerede trasforma la sua quota astratta in beni determinati e concreti; può avvenire in qualsiasi momento . Le eccezioni sono: per volontà del testatore, per volontà di legge, per volontà del giudice
può essere
amichevole:
i coeredi concludono in contratto (sono d'accordo sulla spartizione dei beni ereditari)
giudiziale:
i coeredi non sono d'accordo ----> sentenza del giudice
può avvenire
in natura
in denaro
i coeredi hanno
diritto di prelazione
sulle altre quote ereditarie (entro 2 mesi) al fine di evitare lo sgretolamento del patrimonio del de cuius
collazione:
gli eredi conferiscono nella comunione ereditaria il ricevuto del de cuius per donazione
rescissione della divisione:
può essere chiesta da un coerede che ha ricevuto meno dei 3/4 della sua quota
esecutore testamentario:
è colui che, nominato dal de cuius, si occuperà di amministrare l'eredità