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IL GOVERNO CRISPI E LA CRISI DI FINE SECOLO, 1896, concentrò nelle sue…
IL GOVERNO CRISPI E LA CRISI DI FINE SECOLO
CRISPI GUIDA LA POLITICA ITALIANA
Dopo la morte di Drepretis, la guida del governo passò a Francesco Crispi
rappresentante della Sinistra Storica
il suo modello politico era Bismarck, cioè una politica autoritaria
ministro degli esteri
ministro degli interni
POLITICA DI CRISPI
POLITICA INTERNA
Protezionismo doganale
aumento dei prezzi dei prodotti agricoli
Nascita dei Fasci dei lavoratori, organizzazioni socialiste formate da contadini, operai e braccianti agricoli.
Rivolte duramente reprepresse e stato d'assedio
organizzazioni operaie rese illegali
controllo dell'ordine pubblico inasprito
POLITICA ESTERA
Trattato di Uccialli
controllo sull'Eritrea
protettorato sulla Somalia
Tentativo di penetrazione in Etiopia
sanguinosa sconfitta ad Adua (1896)
dimissioni di Crispi
Per la prima volta una potenza europea veniva sconfitta per il possesso di una colonia
RIVOLTE DEL1897
A Ferrara,Bologna e Modena scoppiarono nuove rivolte
Uso delle armi da parte dell'esercito e numerose vittime civili
Arresto di dirigenti socialisti e cattolici
IL GOVERNO DEI PROGRESSISTI
Nel1900 i progressisti andarono al governo
La politica autoritaria di Crispi si stava indebolendo
Il re fu costretto ad affidare il governo Giuseppe Saracco, un liberale moderato
Umberto I venne assassinato
La corona passò a Vittorio Emanuele III
Il re nominò come primo ministro Giuseppe Zardanelli,l'unico politico moderato che aveva l'appoggio degli oppositori.
ritorno del diritto di associazione per i lavoratori
legislazione sociale più avanzata
I PROGRESSISTI ERANO
radicali
socialisti
liberali
repubblicani
1896
concentrò nelle sue mani i poteri di
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Antonio di Rudinì capo del governo