Imponeva durissime clausole alla nazione tedesca, prevedendo gravi perdite territoriali (Alsazia, Lorena e Saar alla Francia, e Danzica alla Polonia), la riduzione dell’esercito a 100 mila uomini e della flotta a poche unità, l'abolizione della leva militare obbligatoria e la smilitarizzazione della riva destra del Reno.
Pesanti furono anche le sanzioni economiche, che comportarono il risarcimento di somme enormi (132 miliardi di marchi d'oro come pegno di guerra) a tutte le nazioni vincitrici e al Belgio, oltre alla cessione di miniere, materiali navali, ferroviari e industriali