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1917: LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA - Coggle Diagram
1917: LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA
marzo
I rivoltosi espugnarono la fortezza di San Pietro e liberarono i prigionieri politici
In Russia scoppia la rivoluzione di operai e soldati. Le guarnigioni si rifiutarono di sparare sulla folla
La duma elesse un comitato provvisorio. A San Pietroburgo si costituì il
soviet
(consiglio dei rappresentanti degli operai e dei soldati)
Il soviet e il comitato della duma si accordarono per far nascere un governo che avrebbe dovuto introdurre libertà politiche e civili
Il governo venne affidato al principe L'vov e vedeva tra le sue fila il ministro kerenskij, socialista dell'area moderata
Tra i loro piani c'erano la persecuzione della guerra e l'elezione di un'assemblea chiamata a scrivere una Costituzione. Questi due obbiettivi non vennero però raggiunti
I soviet volevano la pace e la distribuzione delle terre ai contadini. Erano divisi:
bolscevichi
, che volevano la rivoluzione socialista
Una svolta decisiva avvenne quando tornò in patria Vladimir Ilich Ulianov, detto Lenin, il dirigente più autorevole dei bolscevichi
Ad aprile, appena rientrato pensava che nel paese fosse giunto il momento per fare una rivoluzione
Nelle sue "tesi d'aprile" annunciò che il momento di abbattere il capitalismo era giunto e che la guerra si doveva trasformare in una rivoluzione internazionale. Annunciò anche che per lui tutto il potere andava ai soviet: "Tutti i poteri ai soviet" era la sua parola d'ordine
Il gruppo di massimi dirigenti bolscevichi - Lenin, Lev Trockij (presidente del soviet di Pietrogrado) e Josif Stalin (che si occupava della propaganda) - decise di passare all'attenzione
I tre punti forti della loro propaganda erano del resto semplici, chiari e rispecchiavano i desideri profondi della popolazione (pace subito, terra ai contadini, potere ai soviet è un esempio)
A novembre i rivoluzionari guidati da Lev Trockij conquistarono i punti strategici della capitale senza incontrare resistenza (occuparono anche il Palazzo d'Inverno, un tempo sede dello zar, che si era trasformata nella sede del governo provvisorio)
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Nel frattempo il governo provvisorio fu affidato ad Kerenskij. Questo governo però era paralizzato e accerchiato dai soviet e dalle forze ancora fedeli allo zar
La battiglia vincente contro le forze fedeli allo zar alla fine fece solo rafforzare i bolscevichi, che erano così sempre più popolari tra le masse
menscevichi
, che puntavano a costruire il socialismo attraverso un programma di riforme
Al nuovo governo Nicola II abdicò