Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

Jean-Jacques Rousseau (attacco alla funzione legittimante del…

- - - - la passione dell'orgoglio domina gli individui non appena cominciano a stringere legami reciproci
        
        non appartiene al solitario uomo naturale
    - - sviluppo delle abilità tecniche
        
        determina, con la differenza dei talenti, anche quella delle proprietà
        
        sviluppo illimitato dell'ineguaglianza
        
        creazione dello stato di guerra
        
        uscita tramite un patto politico proposto dai ricchi ai poveri
        
        patto iniquo accettato per ingenuità
        
        2 more items...
- - - - alla base di ogni autorità legittima ci sono le convenzioni
        
        Grozio: il potere legittimo è il risultato di un patto di sottomissione in cui un popolo aliena la sua libertà nei confronti di un sovrano
        
        per Rousseau un patto del genere sarebbe irrazionale e in ogni caso nullo, non potrebbe servire per legittimare un ordine politico
        
        motivi
        
        un governo dispotico non può garantire la sicurezza dei sudditi
        
        un contratto in cui solo una parte cede qualcosa, è nullo
        
        nessuna generazione di uomini può alienare la libertà delle generazioni successive
        
        la libertà non si può alienare, altrimenti non ci sarebbe responsabilità morale
        
        un pactum subjectionis presuppone un anteriore pactum unionis
  - - - rinunciando al diritto di autogovernarsi, l'individuo accetta che gli altri abbiano un diritto su di lui, ma al tempo stesso acquisisce un diritto sugli altri
        
        non c'è perdita di libertà
        
        la libertà è assicurata dalla forza di tutto il corpo politico
      - se gli individui conservassero dei diritti contro la comunità, senza un giudice superiore, le controversie farebbero regredire allo stato di natura
        
        lo stato è padrone di tutti i beni dei sudditi
        
        il diritto di ciascun privato sul suo terreno è subordinato al diritto della comunità sul tutto
        
        altrimenti non vi sarebbe stabilità nel vincolo sociale, né forza reale nell'esercizio della sovranità
- - - - lo stato di natura è il più adatto alla pace, il più conveniente al genere umano
        
        non vi è necessità di uscita
        
        essa è dovuta solo al concorso fortuito di parecchie cause esterne che potevano anche non verificarsi
        
        non vi è diseguaglianza
        
        né naturale, non importante, ininfluente
        
        né morale o politica
- - - - l'interesse comune confligge con gli interessi particolari
        
        la società va governata a partire dall'interesse comune
        
        la volontà generale può divergere dalla volontà di tutti, che è una somma degli interessi particolari
        
        aporia dell'arte politica